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Ti vogliamo bene, Ali

Lotta per la vita l’indomabile Ali. Stamattina situazione di gravità, un’intera comunità in apprensione per uno dei suoi personaggi più rappresentativi, #coraggio Ali, andrà tutto bene!

Una comunità in grande apprensione, Ali, è stato cinque giorni fa colpito da questa malattia che ha messo molte realtà in crisi, da quella finanziaria a quella più strettamente legala a fenomeni di vita quotidiana.

Un male che ha messo contro cittadini timorosi a quelli che parlano di complotto e non assumono nessuna regola di sicurezza attorno a se, guidati dal re degli ignoranti, Salvini, che cerca di cavalcare questa crisi per accaparrarsi consensi dall’universo complottista, saranno pochi, ma fanno la somma.

Le notizie che ci arrivano dalla sorella Fatima, e da altri che in questo momento gli sono vicini, non volgono verso il bello, anzi, tutt’altro, Ali è grave, vive col sostegno di mezzi meccanici e il virus si è catapultato su di lui, in una delle forme più cattive.

Ali è una delle figure del centro storico di Napoli, più rappresentative, il suo negozio “Handala Ali Bazar Multietnico”, a ridosso dell’Università Orientale, è meta quotidiana di studenti, amici, curiosi e compagni, che entrano nel suo negozio per sentire i suoi racconti e le sue idee. Qualche volta condensato con te o caffè.

Un Palestinese in lotta, sempre presente a qualsiasi presidio a favore del popolo gemellato con il Comune di Napoli, e generoso di notizie su come vivere la Palestina, per alcuni è il “Console palestinese a Napoli”

Le condizioni di Ali, a dire di sua sorella stamattina erano queste :” per i medici la situazione è grave, sta perdendo molto sangue

Improvvisa e spontanea la solidarietà, mista a preoccupazione, di tutta una comunità, Il comprensorio di Santa Fede, per rispetto e motivi di sicurezza ha deciso di sospendere le sue attività, a cominciare dal martedì solidale, non c’è stato il solito pranzo comunitario, e tutti i frequentatori della struttura saranno tamponati. Ma Raffaele Paura, ieri sera ha precisato che Martedì prossimo il pranzo ci sarà e sarà un take away, questo anche per non lasciare persone digiune.

Tantissimi i mi piace sulle pagine facebook dalle condivisioni guida, e un gruppo di amici e compagni ha messo uno striscione fuori l’ospedale, una vicinanza e solidarietà che si mostra solo verso i grandi, e Ali è un grande.

Ieri all’imbrunire davanti al suo negozio quella saracinesca abbassata aveva un aspetto sinistro, buio, e in qualsiasi angolo del centro si passi non si parla altro che di lui, come un capannello creatosi ieri sera fuori al bar settebello, punto di ritrovo dei “Sinistri” del centro storico, con Federico Libertini, Raffaele Paura, Anna Troise, Carlo Faiello e altri discutevano sulle condizioni di Ali, imprecando contro la malattia.

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