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Firenze. Chiuso il Fondo Comunista ma spazio ai fascisti

10 gennaio: ANCORA CHIUSO IL FONDO COMUNISTA!

CHIUSURA DEL FONDO COMUNISTA
PONTI D’ORO A CASAPOUND E CASAGGÌ
ECCO LA “SOLIDARIETA’ ” DEL FASCISTA RENZI E DEI SUOI SERVI

Martedì 10 gennaio la sede del Fondo Comunista, alle Case Minime di Rovezzano, è stata di nuovo “visitata” dagli sgherri dell’assessore al patrimonio, Fantoni. Ancora una volta senza nessun preavviso la serratura è stata cambiata impedendo l’accesso al Fondo e, di fatto, chiudendo la sua attività ventennale.

In una realtà come quella delle Case Minime, completamente abbandonata a se stessa, il Fondo Comunista e l’Associazione “Angela e Ciro” (che presso il Fondo ha sede) svolgono oramai da due decenni le uniche azioni di lotta e di solidarietà fattiva per la popolazione del quartiere. Ora, con il pretesto di “morosità” nell’affitto quando l’uso del Fondo era stato concesso gratuitamente, a suo tempo, dall’allora assessore Adalberto Tirelli (di cui l’attuale podestà Renzi era notoriamente un tirapiedi), la cricca fascista al potere a Firenze tenta di eliminare un’altra realtà sociale e antagonista scomoda.

Se diciamo “fascista” non è per usare parole ad effetto, ma per fotografare la realtà dei fatti. Dopo i fatti del 13 dicembre e la strage razzista di Piazza Dalmazia, la risposta del Comune di Firenze e delle altre “autorità” è stata, da una parte, una stretta repressiva ancora maggiore nei confronti delle realtà antagoniste e antifasciste fiorentine, e, dall’altra, i consueti ponti d’oro verso i fascisti, che possono continuare a scorrazzare liberi e ben protetti.

“Solidarietà”? Sí, ma verso Casapound e Casaggì. Talmente tanta, che il 4 febbraio prossimo potranno organizzare la solita parata in pompa magna per le “foibe”, ancora una volta con la presenza della nazista Giorgia Meloni. L’assessore al patrimonio, Fantoni, è ancora una volta in prima fila lavorando incessantemente per la svendita ai privati del patrimonio comunale che dovrebbe invece salvaguardare. “Casualmente”, come anche nel caso dell’immobile di via dei Conciatori, tale svendita riguarda principalmente le sedi di realtà sociali e antagoniste, da coniugare ovviamente con gli sgomberi e le espulsioni già effettuate o programmate dal suo caporione Matteo Renzi.

Il Fondo Comunista, realtà che si batte da vent’anni per il miglioramento delle condizioni di vita in un quartiere povero e abitato in massa da immigrati, viene chiuso. Casapound, covo di assassini razzisti, viene non solo tenuto aperto, ma coccolato e foraggiato. A Casaggì, il sedicente “centro sociale di destra” che celebra i cecchini che sparavano sulla gente inerme, viene permesso di occupare mezza città per ricordare le “vittime del comunismo” poco più di due mesi dopo che uno di loro ha provocato sangue e morte per le strade di Firenze. Questa è la “solidarietà” di Renzi, Fantoni e dei loro compari, Per questo, e non per un vezzo o per fare un facile slogan, li chiamiamo fascisti. E’ ora di chiamarli col loro nome.

Il Fondo Comunista resisterà e continuerà a agire come ha sempre fatto. Ma, per farlo, HA BISOGNO DELLA SOLIDARIETA’ E DELL’AIUTO DI TUTTI COLORO CHE, A FIRENZE E ALTROVE, NON SONO DISPOSTI A CEDERE AI DIKTAT, ALLE SVENDITE E AGLI SGOMBERI FORZATI DEL PODESTA’ MEDIATICO RENZI, DELL’ASSESSORE AL MERCIMONIO FANTONI E DEGLI ALTRI LORO COMPAGNI DI MERENDE.

Collettivo del Fondo Comunista – Via di Rocca Tedalda 277, Firenze.

  http://fondocomunistafirenze.blogspot.com

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La Rete dei Comunisti esprime incondizionata solidarietà al Fondo Comunista di Rovezzano (Fi).

Tra i mille provvedimenti che l’amministrazione comunale fiorentina potrebbe e dovrebbe prendere, l’assessore al patrimonio ha preso quello più sbagliato e negativo: la chiusura di uno spazio sociale che da venti anni anima un quartiere popolare già duramente colpito da una crisi che si intende far pagare solo ai lavoratori, ai pensionati, agli immigrati.

Altri spazi devono essere chiusi a Firenze e in Toscana, a partire dalle sedi nazi-fasciste di Casa Pound e di Forza Nuova. Dopo la strage di senegalesi nel cuore del capoluogo regionale del dicembre scorso, a causa della quale altri due senegalesi sonoo morti e altri due continuano, dimenticati, a versare in gravi condizioni all’ospedale di Careggi, la scelta del Comune di Firenze di chiudere uno spazio sociale comunista la dice lunga sulle intenzioni di una classe dirigente che ha fatto delle politiche razziste e xenofobe la propria bandiera.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del Fondo Comunista e dell’Associazione “Angela e Ciro”, chiedendo l’immediata riapertura dello spazio alle Case Minime di Rovezzano.

La Rete dei ComunistiToscana
www.retedeicomunisti.org contropiano.pisa@virgilio.it

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