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Fiumicino: fabbrica di precarietà. Non solo Alitalia

I lavoratori Dufry Italia in sciopero manifestano fuori dal terminal 1 delle partenze a Fiumicino. L'aeroporto di Fiumicino è diventato da oltre 10 anni una fabbrica di precarietà con espulsioni continue nonostante il dato che registra un aumento costante del traffico passeggeri e grandi progetti di ristrutturazione con lanci di Aeroporti di Roma di crescita occupazionale.
La verità è che ogni giorno dentro l'aeroporto di Fiumicino si vive il dramma di licenziamenti che si alternano dal settore pulizie, a quello commercio, ristorazione, manutenzione etc.
USB da sempre impegnata nella richiesta di un sistema di regole che preservi l'occupazione e i diritti dei lavoratori oggi lancia l'ennesimo allarme: oltre la situazione drammatica dei lavoratori Alitalia e dell'indotto collegato ad Alitalia, nel settore commercio, in continua crescita di spazi, nel mese di giugno si verificheranno un centinaio di licenziamenti dove il lavoro c'è. Il sistema delle gare per le concessioni adottato da Aeroporti di Roma non prevede nessuna regola di tutela occupazionale.
100 lavoratori del settore commerciale saranno licenziati solo per cambi gestione.
I lavoratori Dufry Italia in sciopero a manifestare fuori dal terminal 1 partenze contro i licenziamenti e per chiedere alle Istituzioni regionali e comunali di trovare una soluzione al problema occupazionale in un aeroporto dove il lavoro c'è.

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