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Terremoto. E il Commissario alla ricostruzione è…

Allora, all’inizio della settimana prossima il governo dovrà nominare il nuovo commissario alla ricostruzione per il cratere del terremoto del 2016.
Le ultime indiscrezioni danno praticamente per certo che questo ruolo verrà ricoperto da Fabrizio Curcio, già capo della protezione civile quando ci fu il sisma, uscito in tutta fretta dalla finestra un anno fa e ora già pronto a rientrare da una delle porte principali di questa storia.
Nei mesi scorsi s’erano fatte svariate ipotesi sul nuovo commissario alla ricostruzione: il Movimento Cinque Stelle aveva dei nomi (tipo Patrizia Terzoni), la Lega ne aveva altri (tipo il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini).
A dare problemi sono stati quelli di Forza Italia, che vorrebbero avere voce in capitolo in quanto formali alleati della Lega, ma che si trovano anche nella posizione scomoda di opposizione al governo costituito dalla stessa Lega e dal Movimento Cinque Stelle.
Alla fine la partita si è risolta con la nomina di un tecnico, uomo di nessuno e quindi di tutti. Non è un caso, d’altra parte, che ad annunciare la nomina di Curcio sia stato Umberto Trenta, ex consigliere regionale marchigiano, guarda un po’, di Forza Italia.
Tutto questo giro di incastri e di manovre per dire cosa?
Per dire una notizia vecchia e che oggi non dovrebbe più stupire nessuno: ancora una volta i grillini si sono fatti fregare dalla Lega, che ha scelto il commissario in accordo con Forza Italia.
E non si dica che quella di mettere un tecnico invece che un politico è una mossa democristiana. Perché i democristiani, quantomeno, il coraggio di prendere una decisione ce l’avevano. Questi qui no.

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