Urzì (USB): ” I marines USA nelle scuole attraverso l’Alternanza Scuola Lavoro”.
Venerdì pomeriggio, Catania è stata attraversata da una manifestazione regionale indetta dal Movimento NO MUOS, a cui hanno partecipato movimenti e individualità, provenienti da tutta la Sicilia: Antudo, Sicilia Libertaria, PMLI, La Piazzetta, Fronte della Gioventù Comunista, PCI, Siciliani Siciliani, PCL, Il Sud Conta, CUB, Spazi Sociali Catania, Potere al Popolo, FGCI, Terra e LiberAzione, USB, L’Altra Sicilia, Fajidda Unione Gioventù Indipendentista, CSP Graziella Giuffrida, PC, Comitato per la Difesa degli Aeroporti Siciliani e altri ancora.
Le uniche bandiere sindacali presenti quelle dell’Unione Sindacale di Base (USB), sindacato di classe da sempre impegnato contro la militarizzazione dell’Isola.
“La militarizzazione – denuncia Claudia Urzì – responsabile della Federazione del Sociale USB Sicilia - non si materializza solo con le basi della NATO e degli USA, ma si materializza anche con la presenza sempre più invasiva dei marines di Sigonella nelle scuole pubbliche dell’Isola, che, attraverso la renziana Alternanza Scuola Lavoro, a vario titolo “didattico”, portano le loro divise e , spesso, anche le loro armi nelle scuole di ogni ordine e grado. Quindi, la lotta contro la base a stelle e strisce di Niscemi, e contro le altre basi NATO e USA – come quelle di Sigonella, di Augusta, di Trapani Birgi e di Lampedusa – è una lotta che investe quella parte del popolo siciliano sfruttato e oppresso dalle politiche neoliberiste, spesso colluse con la mafia, che hanno ulteriormente minato lo stato sociale in Sicilia. Per questo non possiamo non denunciare il ruolo subalterno anche dell’attuale governo gialloverde nei confronti di Washington. Per questo, inoltre, teniamo alta la guardia nei confronti di quella “sinistra”, che dopo aver governato in assoluta sintonia con la NATO, vorrebbe ‘riscoprirsi’ antimperialista”.
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