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Maledetti toscani!

Da sempre nel pollaio del Pd

c’è stata grande lotta fra due galli

e, dopo le primarie giunti qui,

la pace par di nuovo che traballi.

I due galletti sono Renzi e Letta:

un giovane boy scout molto sapiente,

il qual non ama fare la gavetta

ed un democristian molto efficiente

solo nel dir faremo quello e questo

alla maniera d’un quaraquaquà.

Il primo nel parlare è molto lesto

e affascina, sparando bla bla bla,

oltre che il popolo dei creduloni,

anche chi vuol cambiare qualche cosa

stremato dai presidenzial sermoni.

Enrico è una melassa appiccicosa,

democristo mellifluo fino all’osso

che ha avuto due fortune nella vita:

l’investitura da un nonnetto rosso

ed uno zio che è quasi un gesuita.

La battaglia fra due democristiani

non è fatta di scontri in campo aperto,

ma di “unità!”, sorrisi, sguardi strani,

“lealtà!”, “facciamo squadra!”, “questo è certo!”

Di qua c’è Letta che a Palazzo Chigi

in dieci mesi non ha fatto nulla,

essendo stati gli unici prodigi:

l’abolizion dell’Imu che è fasulla

poiché con altro nom vien riesumata,

la riduzion del costo del lavoro

che un’elemosina si è rivelata,

i miliardi alle banche, di straforo,

cinquecento milioni da un emiro,

mancia che vale Messi, il calciatore,

sull’Alitalia un’altra presa in giro

col dono a uno sceicco salvatore,

la Fiat che negli States ha traslocato

e un gran numero di decreti legge

che vagano fra Camera e Senato,

come fanno la pecore di un gregge.

Legato al cadreghino in modo indegno,

proclama ad alta voce: “Non galleggio!

Nel duemilaquattordici mi impegno

a porre con Matteo la fine al peggio!

Con Letta bis, rimpasto o rimpastino,

coi ministri di Renzi nel governo,

perché smetta di fare il birichino,

usciremo da questo lungo inverno”.

Per dare prova delle sua efficienza

viaggia di un flipper come la pallina,

ogni giorno un arrivo o una partenza,

anche a Putin, l’omofobo, si inchina.

Di là il rivale, grande fanfarone,

il qual, dopo la legge elettorale,

vuole cambiare la Costituzione

con l’aiuto del noto criminale.

Ma ben altro in realtà Renzi progetta:

a legge elettoral modificata,

con un bel calcio nel sedere a Letta

vorrebbe le elezioni di volata.

Tutti lo voglion: i poteri forti,

la Fiom, gli alfanidi con i montiani,

gli industriali, secondo Squinzi morti,

Cuperlo, Sel, nonché gli americani.

E’ tale il fascino del neo messia,

tale il disastro del governo Letta,

che per il voto par lunga la via,

è necessario far molto più in fretta.

La soluzione è pronta: Letta, addio!

Cacciato dalla sedia con la scopa,

lasciato il suo paese solatio,

farà qualche mestiere per l’l’Europa

ed a Palazzo Chigi arriverà

della Nazione il nuovo Salvatore

che il povero paese sfascerà,

come già fece l’Unto del Signore.

E nonno Giorgio? Ha perso la partita

con la cacciata della marionetta.

S’avvia del Quirinal verso l’uscita…

In tribunale Di Matteo lo aspetta.

Carlo Cornaglia

(11 febbraio 2014)

dal blog di MicroMega *

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