Colpisce amaramente ma non sorprende la dichiarazione rilasciata dall’ex voce degli Almamegretta, Raiz. Il post in cui afferma di temere che gli immigrati diventino “accoltellatori sotto casa” sarebbe indubbiamente coerente con le “salvinate” che avvelenano la comunicazione di massa e le relazioni sociali nel nostro paese. Ma l’involuzione di Raiz – autore di quel brano “Figli di Annibale”, in cui rivendicava le origini un pò di africane di tanta parte del nostro paese e della nostra popolazione – era iniziata alcuni fa e su un versante niente affatto incoerente con le dichiarazioni razziste rilasciate in questi giorni. Raiz infatti si era convertito come sostenitore di Israele lasciando sgomenti tanti suoi fans che di lui avevano un immagine magari più vicina agli oppressi (i palestinesi) che agli oppressori (gli israeliani). Questa idea che certi popoli siano inclini a diventare accoltellatori sotto casa sembra mutuata dalle dichiarazioni di Netanyahu e dell’establishment israeliano che abbondano e straobordano proprio in questi giorni di rabbia, dolore, violenza e resistenza in una Gerusalemme sottoposta alla pulizia etnica e alla ebraicizzazione forzata.
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