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In Italia si muore di lavoro. Di padre in figlio

Vincenzo Valente di 47 anni è morto in un modo atroce in uno zuccherificio del brindisino: il nastro trasportatore gli ha maciullato un braccio, poco dopo l’emorragia lo stroncato.

Nove anni fa, suo padre Cosimo di 65 anni è morto cadendo da un albero sul quale lavorava alla potatura.

Non parlate di predestinazione, fatalità, disgrazia: l’assenza di leggi che impongano efficaci misure di sicurezza sul lavoro è un crimine.

* da marco-ferri.com

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