Alcuni paesi della Nato, in alleanza con alcune petromonarchie del Golfo, stanno conducendo da tre mesi in Libia una guerra illegale a sostegno di una delle due fazioni armate che si affrontano; una guerra fondata su informazioni false, portata pervicacemente avanti con vittime dirette e indirette; una guerra che continua malgrado le tante occasioni negoziali disponibili fin dall’inizio.
Che fare? La pressione popolare nei confronti dei paesi Nato è certo necessaria, ma non basta, come le guerre precedenti ci hanno insegnato. Potrebbe essere utile, se attuata in massa, una campagna di email dirette a paesi non belligeranti e membri del Consiglio
di Sicurezza dell’Onu, chiedendo loro di agire. Molti di quei paesi hanno già manifestato volontà negoziali e potrebbero utilizzare come strumento di pressione questo appoggio popolare da parte di cittadini di paesi Nato. Già agli inizi di marzo, Fidel Castro chiede – invano- ai popoli e ai governi di appoggiare la proposta di mediazione del Venezuela, approvata dai paesi dell’Alleanza Alba.
Per questa ragione i gruppi Rete No War e U.S. Citizens for Peace & Justice-Rome hanno consegnato un analogo appello ad alcune ambasciate a Roma.
Ecco come partecipare alla campagna, semplicemente, con una email. Basta mandare il testo qui sotto (in inglese) nel corpo del messaggio agli indirizzi email di: Russia, Cina, India, Sudafrica, Nigeria, Gabon, Bosnia Erzegovina, Libano, Colombia, Portogallo, Germania.
boylan@interfree.it o mari.liberazioni@yahoo.it oppure visitate i siti:
NB. PER I PIGRI: POTETE MANDARE LA VOSTRA ADESIONE CON NOME E INDIRIZZO A QUESTA EMAIL SOLTANTO:unsc-nowar@gmx.com, NOI PROVVEDEREMO A INOLTRARLA
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CAMPAGNA EMAIL
ChinaMissionUN@Gmail.com, rusun@un.int, India@un.int, portugal@un.int,
Nell’oggetto della email scrivere:
PLEASE STOP NATO WAR IN LIBYA. APPEAL TO NON-BELLIGERANT MEMBERS OF THE
UNSC COUNCIL
Testo da inviare:
WE APPEAL TO NON-BELLIGERENT MEMBERS
OF THE U.N. SECURITY COUNCIL
— to put an end to the misuse of U.N. Security Council Resolution 1973 to
influence the internal affairs of Libya through warfare, by revoking it,
and
— to press for a peaceful resolution of the conflict in Libya, backing the
African Union’s central role in this context.
We thank those countries that have tried, and are still trying, to work
towards peace.
Our appeal is based on the following:
– the military intervention in Libya undertaken by some NATO members
has now gone far beyond the provisions of Security Council Resolution 1973,
and is based on hyped-up accounts of defenseless citizens being massacred
by their government, while the truth is that, in Libya, there is an
on-going and intense internal armed conflict;
– we are aware of the economic and geo-strategic interests that lie
behind the war in Libya and, in particular, behind NATO support of one of
the two armed factions;
– NATO military intervention in Libya has killed (and is continuing to
kill) countless civilians, as well harming and endangering the civilian
population, including migrants and refugees, in various other ways;
– the belief that, at this stage, only non-belligerent countries – and
particularly those with U.N. Security Council voting rights – can
successfully bring a peaceful end to the conflict through negotiations and
by implementing the opening paragraph of UNSC Resolution 1973, which calls
for an immediate ceasefire.
Respectfully yours,
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Address (optional)
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