Qualcosa si muove sotto la crosta di ghiaccio in cui cercano di contenere l’insofferenza sociale per le politiche di “austerità”. Il 18 e 19 ottobre questo qualcosa è emerso con decisione e ha continuato a crescere in determinazione e consapevolezza. Ma non basta avvertire il peso negativo dell’austerity – tagli al welfare e ai servizi, precarietà, licenziamenti, disoccupazione crescente, sfratti, pensioni, ecc – e ribellarsi. Va individuato con la massima chiarezza l’ingegnere e il pilota “automatico” di questa macchina infernale che va schiacciando quasi tutte le figure sociali “deboli” d’Europa, a partire dal lavoro dipendente. Politiche che stanno facendo risorgere i fantasmi nazionalisti, razzisti, fascisti o comunque di destra, che proprio l’Unione Europea pretendeva di cancellare per sempre.
Va dunque individuata l’Unione Europea, abbozzo di nuova macchina statale che assume competenze e funzioni fino a poco tempo fa delegate ai singoli Stati nazionali, come avversario comune dei popoli d’Europa, a partire ovviamente da quelli colpiti per primi e con più durezza.
Una macchina che da decenni si va formando al riparo e contro la sovranità popolare, in un processo tecnocratico privo di ogni legittimazione democratica tale da esser definito – persino da uno dei suoi artefici – “un meccanismo di “dispotismo illuminato”.
Noi pensiamo che questo meccanismo sia cieco e niente affatto illuminato, obbediente com’è agli interessi del capitale finanziario continentale e alle principali filiere produttive del continente. Ma soprattutto riteniamo che sia inaccetabile perchédispotico.
Per questo, nei giorni scorsi, Ross@ ha invitato rappresentanti dei movimenti sociali e territoriali, del sindacalismo conflittuale, dei partiti della sinistra radicale, delle varie soggettività anticapitaliste, a valutare insieme la necessità di una grande manifestazione nazionale di massa in primavera e a ridosso del vertice a Roma dell’Unione Europea sulla disoccupazione, una manifestazione esplicitamente mirante alla “ROTTURA DELL’UNIONE EUROPEA”.
Ogni espressione di resistenza alle politiche di austerità, infatti – dalle lotte per l’abitare al conflitto sui osti di lavoro, dai vari movimento contro Tav, Muos, Corridoio, fino …. – si trova di fatto a scontrarsi con l’identico “nemico”: i tecnoburocrati della troika: Unione Europea, Bce, Fondo Monetario Internazionale.
La risposta a questa sollecitazione è stata complessivamente positiva, unitaria negli scopi e articolata nelle motivazioni. Come si può constatare anche dall’appello prodotto dai Movimenti Sociali Contro la Precarietà e l’Austerity.
Per questo, dunque, Ross@ sarà presente all’Assemblea nazionale convocata a Roma domenica 9 febbraio – ore 10, università La Sapienza – e vi porterà il proprio contributo.
Per la rottura dell’Unione Europea!
Contro le politiche di austerità!
Contro la disoccupazione di massa e la precarizzazione generale che l’Unione Europea vuole imporci come sistema di vita!
ROSS@ – Movimento anticapitalista e libertario
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