Per l’istituzione di un parco naturale e culturale
Punta Izzo è esempio emblematico della generale privazione di spazi a uso civico e di accessi al mare subita dalla comunità di Augusta, a causa delle servitù militari, dell’inquinamento industriale, degli scarichi fognari, delle privatizzazioni e del connesso abusivismo edilizio. Una problematica, questa, particolarmente avvertita dalla collettività, specie da coloro (su tutti, i bambini, gli anziani e i diversamente abili) che non dispongono di mezzi di trasporto per raggiungere le contrade del Monte o le altre spiagge lontane dal centro abitato.
Fino a pochi anni fa, nel promontorio di Punta Izzo era attivo un poligono di tiro per lo svolgimento di esercitazioni militari con armi da fuoco. Oggi, nonostante la struttura sia di fatto dismessa, il sito non è stato ancora bonificato e si rileva la presenza di bossoli di vario tipo e calibro abbandonati tra le rocce.
Nelle ultime settimane è emersa la notizia della possibile riattivazione del poligono militare, cui ha fatto seguito la momentanea smentita del comando di Marisicilia riportata da alcuni giornali locali. Nell’esprimere la nostra forte contrarietà alla ripresa di qualsiasi esercitazione militare nell’area in questione, vogliamo rivendicare la restituzione alla città del comprensorio costiero che da Punta Izzo si estende fino alle soglie di Capo Santa Croce. Una vasta e preziosa porzione di territorio, da più di un secolo destinata a uso militare, che presenta una notevole importanza per la ricchezza di valori naturalistici, etnografici, storici, archeologici e socio-culturali.
È proprio a partire da Punta Izzo che si sviluppa quel tratto di costa selvaggia tanto amato dallo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nel suo racconto La Sirena, l’autore del Gattopardo descrive «quel golfetto più in su di Punta Izzo, dietro la collina che sovrasta le saline» come «il più bel posto della Sicilia», abitato dalla creatura “Lighea”, dove «il mare è del colore dei pavoni» e si può ammirare l’Etna in tutta la sua magnificenza. A parere dello scrittore, «è uno di quei luoghi nei quali si vede un aspetto eterno di quell’isola che tanto scioccamente ha volto le spalle alla sua vocazione che era quella di servir da pascolo per gli armenti del Sole».
Come organizzazioni impegnate nella difesa e nella valorizzazione dei territori, siamo intenzionati ad avviare una campagna per la smilitarizzazione, la bonifica e l’istituzione di un parco naturale e culturale a Punta Izzo, allo scopo di riaprire questo spazio, renderlo fruibile e al contempo proteggerlo dalle speculazioni edilizie.
Per far sì che quest’istanza sia accolta, ragionata e partecipata democraticamente, invitiamo la cittadinanza a un momento di confronto e dibattito collettivo:
Coordinamento per la smilitarizzazione e la tutela di Punta Izzo:
Legambiente Augusta; Coordinamento dei comitati No Muos; Decontaminazione Sicilia; ‘Màrilighea
INFO: 333 356 5777 FB: Punta Izzo Possibile
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