Ad un anno e mezzo dall’iniziativa di protesta contro la Leonardo spa di Palermo, attuata in solidarietà al popolo curdo e contro tutte le guerre in corso, Luigi resta in carcere con l’accusa di atto terroristico.
Senza ancora nessun grado di giudizio in corso, Luigi è stato trasferito nella sezione di massima sicurezza del carcere di Alessandria, scontando una abnorme e insensata misura di detenzione cautelare, tuttora in assenza di prove concrete o di flagranza di reato. Questo è uno dei casi giudiziari in cui la retorica dello Stato di diritto si infrange con la realtà della collusione fra industria militare e interessi politici.
Interessi asserviti ad una logica guerrafondaia che passa sopra il genocidio del popolo palestinese e il tradimento del popolo curdo che ha combattuto in prima linea contro il terrorismo dell’Isis. Luigi ha sempre speso la sua vita nella militanza politica, con rara generosità e passione lo abbiamo trovato sempre al fianco dei più deboli, per difendere il diritto allo sport, alla salute, alla casa di tutti e tutte.
Contro questo ennesimo tentativo di mettere a tacere ogni voce di dissenso e ogni possibilità di contestazione è necessario mobilitare solidarietà e complicità attiva. Il caso di Luigi è l’ennesimo caso di un abuso giudiziario che deve essere assunto a mobilitazione politica generale. Contro chi vuol mettere a tacere la lotta contro la guerra e per la libertà dei popoli oppressi, chiediamo l’immediata liberazione di Luigi.
Domenica 21 aprile ore 17, s.da Alessandria, 50/A, San Michele (AL).
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