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Pisa. Stella Rossa sulla Cina

Giovedì 23 marzo h. 17.30 Via Sant’Andrea 31, Pisa

La Rivoluzione cinese
Relatore Roberto Sassi

La lunga rivoluzione di Mao Tse-tung. Terzo incontro del ciclo “L’Assalto al Cielo – Dalla Comune di Parigi alla Rivoluzione cubana” organizzato dalla Rete dei Comunisti.

La rivoluzione che ha cambiato la storia della Cina e del mondo, ebbe inizio un secolo fa, in una situazione tragica: uno dei paesi più poveri ed economicamente arretrati del mondo (pur possedendo una cultura millenaria) preda del saccheggio delle potenze imperialiste, devastato dalla guerra civile.
In questo contesto, il Partito Comunista Cinese, guidato da Mao Tse-tung, seppe applicare il metodo marxista-leninista creativamente, sviluppando una strategia rivoluzionaria adeguata che lo portò, in 30 anni, alla vittoria contro gli imperialisti stranieri ed i reazionari cinesi nonché all’edificazione della Repubblica Popolare.
L’esperienza storica della Rivoluzione cinese ha arricchito in maniera fondamentale il patrimonio teorico-pratico del movimento comunista internazionale e di tutti i movimenti di liberazione nazionale antimperialisti.
Anche per noi, che viviamo a così tanta distanza (spaziale, temporale, culturale) quell’esperienza possiede degli insegnamenti preziosi per la lotta quotidiana.
Analizzare le contraddizioni che si sviluppano nella società utilizzando il materialismo dialettico, non è un esercizio accademico ma un percorso di conoscenza che guida l’azione di ogni militante, liberandolo dai condizionamenti della cultura dominante, consentendogli di muoversi consapevolmente ed efficacemente.
Il metodo dell’inchiesta consente di cogliere la realtà concreta nella sua complessità, le caratteristiche specifiche della situazione in cui si lotta, quelle delle forze sociali che sono in campo, le convergenze e le divergenze di interessi, i loro problemi più urgenti, il peso dei retaggi culturali e di tutti quei fattori che non possono essere desunti dogmaticamente dai “testi sacri”.
La pratica dell’autonomia consiste nel “contare sulle proprie forze”, nel lottare ed organizzarsi qui ed ora, partendo da noi stessi, senza dipendere né teoricamente né materialmente da nessun’altra esperienza politica, nazionale od internazionale.
Il movimento di liberazione delle donne ha trovato nella Rivoluzione cinese una delle sue massime espressioni storiche, emancipandosi da millenni di feroce sottomissione, le donne cinesi hanno mostrato a tutto il mondo quale enorme potenziale rivoluzionario possa essere sviluppato dal loro sesso, che subisce, accanto alla “secolare” oppressione di classe, la “millenaria” oppressione patriarcale.
Il ruolo dei giovani nella Rivoluzione cinese è stato fondamentale fin dai suoi prodromi nel “Movimento del 4 maggio” del 1919, estendendosi fino alla Rivoluzione Culturale del 1966, che influenzò significativamente i movimenti giovanili degli anni ’70 in tutto l’Occidente.

 

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