Il Medio Oriente in questi sedici mesi è stato indubbiamente sconvolto da cambiamenti e conflitti senza precedenti.
Di questi cambiamenti, e di ciò che comportano per la nostra azione internazionalista e solidale in un paese come l’Italia – pienamente complice e integrato nell’area imperialista occidentale – vorremmo discutere domenica 23 febbraio a Roma (ore 10.00 al cinema Aquila, via L’Aquila 66) in una giornata dedicata ai possibili scenari con cui faremo i conti in un’area di prossimità come il Medio Oriente e il Mediterraneo.
Come abbiamo cercato di indicare nei mesi scorsi, i cambiamenti nell’area hanno subito una velocizzazione con la dottrina israeliana della guerra sui “sette fronti”, l’invasione del Libano a settembre 2024, il botta e risposta diretto con l’Iran ed infine con l’imprevista e repentina caduta di Assad in Siria a dicembre.
Si è trattato di un cambiamento di fase politica che ha reso il ruolo di Israele e il progetto sionista il punto di contraddizione principale in Medio Oriente.
Infine, e non certo per importanza, occorre mettere mano al rapporto tra l’Italia e questi scenari in Medio Oriente. Le attuali classi dirigenti non nascondono il crescendo di interessi politici e strategici per quello che definiscono “Il Mediterraneo allargato”.
Confermati al momento i contributi alla discussione di Said Boumama, Bassam Saleh, Maya Issa, Giovanni di Fronzo, Giacomo Marchetti, Sergio Cararo, Giampietro Simonetto.
Organizza: La Rete dei Comunisti
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