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Se il capitalismo distrugge il mondo, i comunisti tornano a rappresentare una alternativa?

Dal 1 al 3 luglio a Roma si terrà il Meeting nazionale della Rete dei Comunisti che si è dato un titolo impegnativo: “Il Capitalismo distrugge il mondo. Identità, programma, azione dei comunisti in tempo di guerra“.

L’organizzazione dei tre giorni del Meeting è piuttosto articolata per cercare di rispondere a molte questioni, alcune evidenziate dall’ultima assemblea nazionale della RdC dello scorso anno e che hanno richiesto di andare più fondo di quanto esplicitato nelle tesi; altre di valore generale sul piano politico, storico  e di analisi. Ci saranno quindi momenti di confronto pubblico e momenti riservati alle e ai militanti della Rete dei Comunisti.

Si comincia venerdì 1 Luglio alla Casa della Pace (via Monte Testaccio 22) con un incontro pubblico su: “Unione Sovietica, la storia che nessuno vi ha raccontato.URSS-Afghanistan (1979-1991): la vera storia attraverso documenti inediti”.

Per l’occasione verrò presentata la pubblicazione che contiene i documenti sovietici desecretati relativi ai dodici anni decisivi per comprendere la dissoluzione dell’Urss, a cominciare dall’intervento militare in Afghanistan (dove si scopre una Urss che per sette volte rifiuta la richiesta del gruppo dirigente afghano di entrare militarmente nel paese), fino ai resoconti degli incontri tra Gorbaciov e Reagan ed altri leader politici occidentali. Insomma una documentazione storica di estremo interesse, inedita.. e decisamente intrigante, che offre una visione “da dentro” dell’ultima fase dell’Urss ma che mette anche fine a molte mistificazioni e manipolazioni.

Sabato 2 Luglio ci si sposta invece al centro sociale  Intifada (Via Casalbruciato 13) dove si terranno due incontri pubblici. Uno la mattina alle 10:30 dal titolo “Bentornato Cipputi! Classe operaia, resistenza e riscatto oggi”. Il secondo nel pomeriggio alle 18:00 sul tema: “Il pianeta non è una merce. Cambiare rotta”.

La presentazione del Meeting nazionale della Rete dei Comunisti afferma che: “Nel passaggio d’epoca e nella fase bellica che stiamo vivendo si riaffaccia la necessità della rivoluzione sociale ed il superamento del capitalismo. Va ricostruita l’identità ed il programma di un movimento comunista che si ponga questi obiettivi storici. Siamo chiamati ad operare uno sforzo teorico e politico per essere all’altezza delle contraddizioni che sta producendo il capitalismo nella sua crisi sistemica. Discutiamo insieme l’identità, il programma e l’azione dei comunisti in tempo di guerra”!

Il 2–3 luglio si svolgeranno inoltre dei tavoli tematici di discussione riservati però ai soli militanti della RdC su: ambiente, lavoro e composizione di classe, questione di genere, immigrazione, mondo della formazione, guerra, comunicazione e nuovi media, analisi della storia del movimento comunista.

Insomma, tre giorni intensi per proseguire un percorso di ricostruzione adeguato di un punto di vista e di una soggettività comunista nel nostro paese.

 

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3 Commenti


  • Stefano Landucci

    Forse i Russi,dopo averci salvato dal nazismo 80 anni fa ci salveranno almeno in parte dal Nazismo odierno,ma soprattutto forse ci salveranno dall’orco capitalista che ha mangiato talmente tanto che oggi è in una indigesta fase irreversibile…..


    • Redazione Contropiano

      Quelli erano i SOVIETICI, non “i russi”…


  • pino

    Credo che dobbiamo superare la fase di stallo culturale e rimettere sul tavolo
    il fatto che la lotta di classe necessita di azioni che vanno oltre le stronzate
    della falsa democrazia borghese.
    Diversamente si fa ginnastica.
    pinp

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