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Siria. Alcune informazioni su uno scenario da capire meglio

Fonti ufficiali siriane hanno riportato la notizia che nel pomeriggio di sabato nella cittadina di Nawa nel distretto di Daraa,  gruppi armati hanno attaccato posti di blocco militari uccidendo cinque militari e ferendone altri. Stando a quanto riporta l’agenzia ufficiale siriana SANA due membri del commando sono rimasti uccisi e 15 feriti.
Nelle stesse ore e sempre nel distretto di Daraa nella citta di Izraa un altro posto di blocco dell’esercito siriano è stato attaccato da un gruppo armato. Lo scontro a fuoco che ne
e seguito ha visto rimanere sul terreno un membro del gruppo terrorista, mentre due militari siriani sono stati feriti.
Un escalation di attacchi che ha visto coinvolti persino i vigili del fuoco, i pompieri accorsi per spegnere un incendio in una pompa di benzina nel quartiere di Juber a Damasco. Secondo quanto
ha dichiarato uno dei pompieri, mentre erano in corso e operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco sono stati  circondati e sottoposti a lancio di pietre ed a colpi di arma da fuoco .
Fonti del Ministero degli interni  siriano hanno dichiarato che dall’inizio delle manifestazioni sono circa 286 i
poliziotti feriti.

Per cercare di capire meglio cosa sta succedendo in Siria e i suoi possibili sviluppi, appare interessante analizzare un recente documento della Fratellanza Musulmana.
Il documento che porta la data del 7 aprile scrive che “La Fratellanza Mussulmana apprezza molto le buone posizioni della Siria come pilastro della resistenza, poiché abbraccia la lotta dei palestinesi per liberare la loro terra, perché dà sostegno alla resistenza armata, sostiene le posizioni dei leader delle organizzazioni palestinesi, e supporta i diritti dei palestinesi e dei libanesi ponendosi contro il progetto sionista-americano del Grande Medio Oriente

La Fratellanza Mussulmana supporta pienamente il diritto del popolo siriano a una vita libera e dignitosa in un paese indipendente e sicuro sotto uno stato forte e moderno, governato dalle leggi e con giustizia , approvato dall’ Islam e dalle convenzioni internazionali. Al tempo stesso rifiutiamo categoricamente l’aggressione e il terrore contro civili inermi e pacifici e condanniamo lo spargimento anche di sola una goccia di sangue siriano.

In ragione della nostra profonda preoccupazione per l’unità della Siria, i Fratelli Mussulmani fanno appello al governo siriano affinché agisca tempestivamente al fine di conseguire la riconciliazione nazionale e soddisfare le richieste del popolo delle sue aspirazioni alla libertà, alla dignità e alla giustizia. Che ponga fine allo Stato caratterizzato dalla violenza politica, e persegua i responsabili di crimini contro il loro stesso popolo, violando la sacralità dei luoghi di culto e l’abolizione di tutte le leggi di emergenza, in particolare tutte le leggi che limitano la libertà di espressione.

I Fratelli mettono in guardia dal prendere a pretesto questi tragici incidenti, che accadono in uno stato come la Siria che è membro all’ONU e sottoposto ai dettami degli Stati Uniti, soprattutto se si intensifica la lotta e spargimento di sangue, per imporre una risoluzione sotto l’autorità del capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite, la quale con il pretesto della protezione dei civili, intende attaccare l’esercito siriano a tutto vantaggio dei sionisti”.

Nel documento dei Fratelli Musulmani emerge dunque una ambivalenza evidente nel giudizio sul regime siriano e un pragmatismo simile a quello visto in Egitto. Da un lato apprezzamento per la posizione antisionista e antiamericana del paese, dall’altra una richiesta di porre fine alla repressione delle manifestazioni. Infine la preoccupazione per un eventuale scenario libico anche in Siria. E’ un documento che rivela un protagonismo politico che viene sottovalutato nell’informazione sulla Siria e forse anche dalla politica estera di diversi governi occidentali.

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