La Rete dei Comunisti Bologna esprime massima solidarietà ai compagni di ASIA USB, CUA e TPO ai quali è stato notificato questa mattina il “divieto di dimora” in seguito alla manifestazione di Piazza Verdi nello scorso maggio. Le notifiche di questa mattina avvengono in diretta continuità con i recenti arresti dei compagni del movimento romano, napoletano e NO TAV delineando chiaramente come la risposta ad ogni tipo di antagonismo e opposizione sociale in tutto il Paese sia soggetta ad azioni repressive sempre più pesanti.
I provvedimenti di Bologna confermano un salto di qualità in direzione della normalizzazione autoritaria, complementare al clima di continua emergenza politica, con l’obiettivo di depotenziare ogni espressione dissonante dall’insieme delle politiche antisociali perseguite dal capitale e dai poteri esecutivi, sia nazionale che della UE, nel processo di costruzione del polo
imperialista europeo.
E’ necessaria una strategia di coordinamento generale locale e nazionale, non solo per ottenere e mantenere i risultati delle lotte ma anche per resistere a questa spirale repressiva.
In un momento in cui ogni scelta politica è dettata da poteri esterni come quelli di Bruxelles, le misure repressive di questi giorni appaiono come evidenza del fatto che la lotta per la riappropriazione dei territori, del diritto all’abitare, alla città e al lavoro stia diventando sempre più qualcosa da difendere, contro chi vuole appaltare i territori a speculatori di escludere chiunque non sia in linea con questo progetto.
Appare come un paradosso il fatto che chi lotta per il diritto all’abitare riceva come risposta l’esclusione dalla città. Appare un paradosso che il chi lotta per difendere i propri spazi in città, e per costruire luoghi di socialità alternativi ai piani urbanistici di una Bologna che vorrebbe solo
cementificare per il profitto di pochi, riceva in risposta l’esclusione dalla città.
Per questo invitiamo tutti/e al presidio indetto dalla Usb alle ore 17 sotto la prefettura in piazza Roosevelt contro la repressione e per il diritto alla resistenza in solidarietà ai compagni colpiti.
Rete dei Comunisti – Bologna
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