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Per chi funziona la democrazia americana

Per chi funziona la democrazia americana? Negli Stati Uniti si sono accorti dopo la schiavitù, le stragi dei nativi americani, l’emarginazione dei neri, la povertà degli slums, che la loro democrazia è profondamente giusta con i vincenti e tremendamente ingiusta con i perdenti.

Così, dopo il lockdown per il virus e milioni di disoccupati, è arrivato anche il coprifuoco nelle città in seguito alle proteste per la morte dell’afro-americano George Floyd, ucciso per asfissia da un poliziotto di Minneapolis .

E come se non bastasse sullo scenario Usa presiede il leader più squilibrato dell’esperimento americano nella storia recente, che ha dato al tutto un tocco surreale brandendo una Bibbia come fosse un’arma impropria davanti alla chiesa di Saint John: è in momenti come questi che si valutano con ancora maggiore rispetto i western di Sergio Leone. In questa immagine del presidente mancano solo la corda per la forca e il revolver di Clint Eastwood: questa è l’America come la vede Trump.

Sono il presidente della legge e dell’ordine” proclama Trump, in realtà è lo sceriffo di una giustizia sommaria. Ricordiamoci che il 3 gennaio ha iniziato l’anno facendo uccidere da un drone il generale iraniano Qassem Soleimani all’aereoporto di Baghdad, in violazione di ogni legge internazionale.

Anche il capo del Pentagono Mark Esper prende le distanze: le forze armate, ha detto, devono restare fuori dalla politica mentre Trump aveva minacciato di ricorrere all’esercito.

In più c’è il virus circolante e qualcuno di buon senso ha avvertito che con queste manifestazioni di massa si scateni una nuova ondata di contagi che colpirà i più poveri. La pandemia sta infatti uccidendo molte più persone nella popolazione afroamericana e ispanica, un fatto che non sorprende in un Paese dove il sistema sanitario è privato.

E’ la povertà intrinseca del sistema politico americano che permette stermini di massa _ così com’è avvenuto per i nativi americani – e che oggi può avvenire silenziosamente nei confronti dei più poveri.

Ma non è il Covid-19 che preoccupa di più l’America: piuttosto la trappola che è scattata con l’uccisione di George Floyd. La trappola è la caduta della maschera di finta democrazia e uguaglianza che gli americani indossano ogni mattina per dare vita a una delle società più ipocrite che si conoscano.

Basti pensare che ogni giorno in tv e costantemente a Hollywood non si fa altro che parlare di diritti umani e politici, di giustizia, di emancipazione delle minoranze, in un profluvio di retorica che dà il voltastomaco.

Ma come sappiamo questi di Hollywood sono film “democratici” che fanno piangere le mamme e ridere gli amici.

Vediamo qualche cifra. Negli Stati Uniti le 400 persone più ricche della lista Forbes possiedono più ricchezza dei 200 milioni di americani che stanno in basso.

E se sei nero le cose vanno peggio. Il valore medio netto del reddito delle famiglie bianche nel 2010 era stato di 113mila dollari circa, oltre 20 volte il valore medio netto delle famiglie americane africane (5677 dollari) e 18 volte quello delle famiglie ispaniche (6.325 dollari).

Altro che sogno americano. La crescita diseguale dei redditi ha accentuato le disuguaglianze sociali. La persistente disuguaglianza di reddito fra i tre grandi gruppi etnici _ bianchi 75%, neri 12,5%, ispanici 9% _ ne rivela le origini razziali.

Anche i risultati scolastici dei neri e degli ispanici sono inferiori a quelli dei bianchi, in correlazione con il livello sociale dei genitori. I tassi di disoccupazione dei neri e dei bianchi sono in rapporto di due a uno. I neri e gli ispanici al di sotto della soglia di povertà sono tre volte più numerosi dei bianchi.

Forti discriminazioni a carico dei neri si hanno nell’esercizio della giustizia, nelle condizioni sanitarie, nella situazione abitativa. Negli Usa convivono due società, una bianca e una nera e ispanica, separate e disuguali.

Certo ci sono anche i bianchi poveri ed è proprio su questi che ha puntato Trump alle ultime elezioni e su cui punta ancora se non gli daranno la colpa di averli ancora di più impoveriti. Ci sono 40 milioni di nuovi disoccupati e in testa a quelli che anno perso il lavoro per il coronavirus ci sono i Latinos e gli afroamericani.

Ma è difficile maneggiare le tendenze di una società sempre più pervasa dall’ipocrisia e dall’ignoranza.

Il vero carburante di questo Paese è la paura, altrimenti non ci sarebbe il più grande arsenale del mondo privato: ogni briciolo in più di ricchezza viene guadagnato a spese delle ingiustizie che subiscono gli altri, quindi tutto deve essere difeso con le unghie e con i denti.

Certo è una società che sa adattarsi magnificamente anche alla propria disuguaglianza. Prendiamo la famosa genuflessione della polizia e della Guardia Nazionale che sembra un gesto per fraternizzare con i manifestanti. In realtà si tratta di una tecnica insegnata in tutte le scuole di polizia del Paese per attenuare la tensione nelle strade.

Lo spiega a Le Monde il capo della polizia di Camden, New Jersey, una città popolata al 95% da neri e ispanici. “Sfilare con i manifestanti è un metodo per calmare gli animi”, dice Joseph Wysoki. Poi, passata la paura, giù botte da orbi come prima.”

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