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Non siamo più pacifisti

Siamo sempre stati pacifisti. La Pace è la via, la guerra è solo morte e distruzione.

Ma l’Occidente ha allevato uno stato-canaglia neonazista in Europa, dal 2014 con il golpe ha armato e preparato questa guerra. Putin non è meglio di loro, si sapeva che, prima o poi, avrebbe risposto con la forza.

Ciononostante, per mesi e mesi, abbiamo chiesto la Pace in tutti i modi, mentre l’Occidente ha scelto di trasformare la guerra in una carneficina di Ucraini, imbottendo il regime ucraino di armi: mezzo milione, morti finora.

Ormai i miliziani neonazisti dell’Azov sono una minoranza, crepano come sorci normali soldati. Anche alcune migliaia di soldati russi e di civili ucraini, sono morti.

Quella che è intollerabile è la narrazione che da un anno portano avanti questi Goebbels euroamericani: l’Ucraina (L’UCRAINA, belìn, all’ultimo posto in Europa per rispetto dei diritti umani, i boia del Donbass, 30mila civili trucidati) diventa simbolo della democrazia, innocente aggredita dall'”orso russo”, autore di terribili atrocità di guerra, rivelatesi spesso solo menzogne e esagerazioni di episodi inesistenti, o commessi dalle due parti in una “normale” (virgolette amare) dinamica di guerra.

Una guerra insensata va sostenuta con tutte le narrazioni a disposizione.

E allora questo odioso buffone neonazista, piazzato al potere dai poteri forti e criminali del Paese, è diventato una specie di eroe, la sua faccia intollerabile da bugiardo osannata in tutte le occasioni.

Il trucchetto è poi semplice: l’economia occidentale prospera, con una guerra: industria delle armi, speculazioni sull’energia, una vera manna.

L’unico problema, per gli USA, sono casomai le bare che tornano in patria coperte dalla bandiera: mancando quelle – dato che crepano solo ucraini e russi – questa è la guerra ideale. L’UE non esiste più, sono solo pallidi servi della NATO: un ente anacronistico e inutile, che così giustifica la sua esistenza.

La popolazione europea è in maggioranza CONTRO la guerra e l’invio di armi, ma la propaganda riesce a tenerla a bada. Proteste ma non ribellione aperta e rivoluzione, in fondo un tollerabile rumore di fondo.

Anche noi, da queste colonne, abbiamo invocato la Pace, abbiamo persino proposto dei piani, abbiamo manifestato.

Ma ora, sic stantibus rebus, quando anche i cosiddetti “moderati” spropositano che la Pace passa solo per la “vittoria dell’Ucraina” – persino un Gentiloni dice questa assurdità senza costrutto (Russia: esercito di 20 milioni, 6.370 ordigni nucleari pronti all’uso) – ora:

Non siamo più pacifisti. La Pace passa solo per la vittoria della Russia, per la distruzione politica della giunta golpista ucraina, per l’eradicazione del neonazismo impiantato nell’ultimo decennio.

Siamo “Putiniani”? Nemmeno per sogno: siamo solo stufi di questa auto-guerra economica e mediatica contro di noi e di queste auto-sanzioni.

Siamo stufi di questo massacro di una popolazione che ha avuto il solo torto di credere alle menzogne occidentali, per ritrovarsi una nazione – un tempo decentemente vivibile – devastata materialmente e moralmente, ostaggio di una cricca di teatranti.

Mentre diciamo questo – l’esatto opposto di quanto gabellano i nostri politici – riconosciamo perlomeno di non essere più pacifisti, di non parlare più di Pace: ma di fine della guerra. Nell’unica maniera nella quale può finire: ed allora, che sia il prima possibile.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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13 Commenti


  • Zeno

    ma tutto questo noi a chi si riferisce?


    • Redazione Roma

      E’ probabile che l’autore intenda il “noi” riferendosi a quella parte del movimento no War che ritiene insufficiente e superata la tradizionale posizione pacifista


  • Paolo

    Alla Redazione di Contropiano, immagino. Non sono della Redazione, ma condivido ogni cosa detta, quindi in quel “noi” mi annovero anch’io.


  • domenico

    fin almente una parola chiara e coraggiosa. L’occidente non si rassegnera’ spontaneamente a perdere il suo spudorato predominio sul resto del mondo. La talpa scava nella storia a prescindere da cio’ che prevede il manuale dei dogmi presuntamente rivoluzionari. checche’ ne pensi lo stesso governo russso e noi la vittoria russa e del Donbass e’ un passo avanti della talpa. La sconfitta dell’occidente non e’ la sua distruzione, ma un colpo mortale al suo imperialismo.


  • alberto+gabriele

    Molto giusto


  • antonio

    Se la paranza mafiosa satanista che governa o presume di governare Iil mondo tramite l’odioso e razzistico ” destino manifesto” viene sconfitta,e con essa i suoi subappaltatori della Ue ,se l’imperilalismo piu’ assassino e mangiatore di anime,’imperialismo angloamericanosionista ( Nuland, Kagan, Blinken, il comando generale della strategia assassina e referenti del capitale finanziario Usa,delle corporection del comparto militare industriale e dell’energia , siano tutti ebrei sionisti..il sionismo e’ fascismo ricordatelo sempre ) ,bene se questi mostri subiscono uan sconfitta storica ..per le masse popolari mondiali si aprono scenari decisamente piu’ favorevoli per lote decisive e di costruzioni di un mondo decisamente piu accettabile ,non parlo di fantomatiche rivoluzioni o di istaurazione del socialsimo ..perche’ manca alla guida di queste masse ,un vero soggetto portatore di quella coscenza di classe , cioe’ il partito ..per adesso accontentiamoci di fare cucu’ al bide’con catetere e alla sua banda di pervertiti ..poi si vedra’


  • Matteo17

    Quando ci vuole, ci vuole. Se i princìpi contano ancora qualcosa, allora va da sé che il regime terroristico-fascista di Zelensky merita di essere rovinato o meglio ancora decapitato una volta per tutte. Senza per questo mitizzare Putin, né la sua cricca di politicanti borghesi e ricchi impellicciati. Ma volete mettere la goduria di vedere i “democratici” euroatlantici starnazzare ogni giorno nascondendo penosamente la loro coda di paglia. Dunque, condivido al 100% lo Zucchetti-pensiero.


  • Fiorella

    Il NOI si riferisce sicuramente a chi, molti di noi, finora ha taciuto ; vuoi per attendismo vuoi per pacifismo. Un silenzio che la storia giudicherà colpevole. Un silenzio insensato di noi, europei , contro le manovre degli usa, a casa e a danno nostro. . Cmque al titolo segue in rosso, ben visibile, il nome dell autore di questo articolo. Il quale parla per un ben preciso gruppo di persone che vanno ascritte ai . .


  • Enzo

    Sono d’accordo con articolista in quanto è sola possibilità di cambiare ordine mondiale e lavorare per una rivoluzione sociale che nn porterà certamente per Putin e la sua classe neo borghese russa. Ricordo anche le parole del segretario divido sta francese uccisi poco prima dello scoppio prima guerra mondiale: il capitalismo porta con sé la guerra come le nuvole la pioggia. (i comunisti nn c’erano ancora). E un illuminante poesia dell’intelllettiale comunista tedesco B.Brecht in fuga dalla II guerra mondiale.

    La guerra che verrà
    La guerra che verrà non è la prima.
    Prima ci sono state altre guerre.
    Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti.
    Fra i vinti la povera gente faceva la fame.
    Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.

    Bertolt Brecht

    Enzo A.


  • ANNA

    Mi aggiungo ai “noi”


  • massimo zucchetti

    Caro Zeno, in realtà era un plurale maiestatis: lo usano il Papa, i reali inglesi, ed io. Anzi: e noi.


  • Fedor

    professore del mio belino, ora vada a pulire i vetri ai semafori e ci liberi della sua tossica presenza in accademia. addio


    • Redazione Roma

      prenda la spazzola e si appresti a lucidare le scarpe al professore, dentro o fuori all’accademia

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