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Tunisia. Scioperano anche i camellieri

In una Tunisia attraversata da scioperi e sit-in, da strade bloccate e industrie messe nell’impossibilità di aprire i cancelli da operai inferociti, la notizia di un’altra agitazione potrebbe essere normale. Ma sapere che anche per i cammellieri che portano a spasso i turisti di Hammamet e Nabeul è arrivato il momento di scendere in piazza fa un certo effetto. Come lo deve avere avuto, per gli abitanti di Nabeul, vederli in piazza, in sella ai loro animali, per chiedere l’aiuto delle autorità in un momento delicatissimo per il turismo tunisino, che deve fare i conti con un dimezzamento dei suoi numeri. Un sit-in colorato, ma insieme drammatico, perchè, dicono i cammellieri, molti hotel, per carenza di turisti e prenotazioni, hanno detto loro di non potersi più servire di loro per far scorrazzare, tra dune e palme da dattero, gli stranieri. In giugno avevano protestato davanti al Governatorato, senza ottenere assicurazioni o garanzie. Sono tornati in piazza perchè, scrive oggi Le Temps, il loro calvario sembra non avere fine. (Ansamed)

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