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Sudafrica. Scioperi e tensioni sociali altissime nell’ultimo dei Brics

Di giorno in giorno si amplia il fronte delle contestazioni salariali, in corso da 8 giorni,  con centinaia di migliaia di lavoratori delle raffinerie di petrolio, delle industrie chimiche, farmaceutiche e cartarie che da ieri non sono andati a lavorare e hanno realizzato scioperi nelle principali città del Sudafrica, raggiungendo i loro colleghi dell’industria metallurgica fermi già da una settimana. Nelle proteste di questi giorni un lavoratore è stato ucciso e altri sei feriti. Un rappresentante del maggiore sindacato del paese, il COSATU, ha annunciato “un movimento di solidarietà da parte dei due milioni di affiliati” se lo sciopero dei lavoratori del settore industriale dovesse protrarsi. Tra le rivendicazioni degli scioperanti c’è l’aumento dello stipendio minimo mensile, la settimana lavorativa di 40 ore, cinque giorni di permesso per motivi familiari e sei mesi di congedo di maternità retribuito.

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