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Siria. Gli oppositori di Assad invocano la “protezione straniera”

Si prepara uno scenario libico anche per la Siria? Sarà infatti dedicato alla richiesta di «protezione straniera» il venerdì di protesta convocato per oggi dagli oppositori siriani su Facebook. «Ai giovani della rivoluzione – si legge in una nota diffusa sulla pagina ‘Syrian Revolution 2011’ del social network – venerdì saremo in tutte le piazze dopo la preghiera, in tutte le strade». «Ci riuniremo in tutte le città assediate e chiederemo la protezione internazionale per i nostri civili», si legge ancora. La mobilitazione arriva dopo che ieri, per la prima volta, gli attivisti siriani hanno rivolto un’esplicita richiesta di intervento alla comunità internazionale. «Il procuratore generale di Hama, Adnane Mohammed al-Bakkour, ha con sè documenti molto importanti sui crimini commessi dal regime di Bashar al-Assad che consegnerà al Tribunale penale internazionale». È quanto ha annunciato Wail al-Khalaf, oppositore siriano e nel corso di un collegamento web con la tv satellitare Al-Arabiya. «Il procuratore è fuggito a Cipro, dove è arrivato sano e salvo – ha affermato – ha portato documenti molto importanti che consegnerà al Tribunale penale internazionale perchè al-Assad sia accusato di crimini contro l’umanità». La doppia mossa delle forze che intendono rovesciare il regime di Assad – protezione straniera e deferimento al Tribunale dell’Aja per l’attuale presidente – somiglia moltissimo al copione utilizzato da febbraio in occasione dell’aggressione della Nato alla Libia

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