Un hotel di Kabul utilizzato dalla Cia come base in Afghanistan è stato attaccato nella notte da alcuni militanti. Lo denuncia la polizia locale, mentre sono ancora in corso le indagini per comprendere chi siano gli assalitori e il reale obiettivo. La Cia, intanto, ha declinato qualsiasi commento in merito, così come l’ambasciata americana a Kabul. Secondo quanto riferisce il portavoce del ministero degli Interni afghano, Siddiq Siddiqui, la polizia ha udito spari per «un paio di minuti» provenire dall’interno dell’hotel Ariana verso le 21.15 di ieri sera. «La nostra polizia ha udito alcuni spari provenire dall’interno dell’Ariana», ha detto, precisando che le forze afghane non sono potute entrate perchè l’edificio «è di competenza delle forze della coalizione». Due uomini delle truppe afghane sono rimasti feriti. L’hotel Ariana si trova a poca distanza dal palazzo presidenziale e dall’ambasciata degli Stati Uniti a Kabul, dove vige una cospicua presenza di militari ed è una enclave diplomatica praticamente del tutto inaccessibile ai visitatori occasionali.
L’attacco sarebbe stato condotto da un impiegato afghano, che è stato ucciso. Lo hanno annunciato fonti ufficiali, secondo le quali nella sparatoria è morto anche un cittadino americano. Non ci dicono se fosse della Cia, ma visto il luogo…
Un altro cittadino americano è rimasto ferito ma non sarebbe in pericolo di vita
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