Nuovo forte elemento di tensione tra Iran e paesi occidentali. Oggi forze militari iraniane avrebbero abbattuto un ‘drone spia’ statunitense che sorvolava la provincia di Qom, nell’est del Paese dove è presente un impianto di arricchimento dell’uranio. Lo ha riferito l’emittente iraniana Press Tv secondo la quale il velivolo militare radiocomandato, un RQ-170, avrebbe riportato scarsi danni e sarebbe stato sequestrato dalle autorità iraniane.
In uno scarno comunicato il governo dell’Iran ha annunciato che alla violazione del proprio spazio aereo da parte di un «drone statunitense» darà una risposta anche al di fuori dei propri confini nazionali: lo riferisce l’agenzia Fars.
Intanto contro le continue aggressioni e provocazioni Teheran gioca la ‘carta del petrolio’. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehmanparast, parlando con il quotidiano Sharq ha ammonito che, in caso di sanzioni contro il petrolio e il gas iraniano, «il prezzo del petrolio salirebbe a 250 dollari al barile». Attualmente, il prezzo del greggio è di poco superiore ai 100 dollari al barile.
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