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Usa. Referendum per pornostar

La notizia fa sorridere e pensare: “ma questi americani non hanno proprio altro di cui occuparsi”?

Gli elettori della contea di Los Angeles voteranno in un referendum per decidere se gli attori porno devono essere costretti a o no a usare i preservativi, dopo il successo di una petizione di attivisti anti-Aids. Questi attivisti hanno raccolto più di 360.000 firme a favore dell’obbligo di condom per i pornostar, una cifra che premette loro di organizzare un referendum su questo argomento il 6 novembre, in contemporanea con le presidenziali.

Il senso c’è: vista la diffusione della pornografia a livello di massa, l’obbligo di indossare un preservativo nei film diventerebbe automaticamente un esempio pedagogico per i milioni di cittadini, specialmente di bassa o nessuna cultura, quasi sempre non ragiunti dai soliti appelli “pubblicità progresso”.

La cosa stupefacente, dunque, è che per raggiungere questo sacrosanto obiettivo di “salute pubblica” – la diffusione dell’Aids viaggia lo stesso alla grande, anche se non se parla quasi più – sia necessario muoversi “privatamente”, raccogliere fondi sufficienti a chiedere un referendum e poi sperare che gli elettori (la maggior parte dei quali destinatari futuri del messaggio subliminale “e mettiti pure tu ‘sto cazzo di preservativo”) lo votino.

In un paese civile sarebbe bastata un’ordinanza su richiesta del ministero della sanità pubblica. Ma negli Stati Uniti, si sa, il “pubblico” è visto male….

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