Quando bombardano contadini dagli aerei canticchiando si sentono dèi untouchables. Quando girano sul terreno, diventano decisamente meno supponenti.
Sei soldati della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato), tutti di nazionalità statunitense, sono morti oggi nell’Afghanistan orientale. Lo ha reso noto la stessa Isaf a Kabul. In un comunicato si precisa solo che il decesso è stato causato dallo scoppio di un rudimentale ordigno (ied).
L’attacco è avvenuto poche ore dopo la chiusura della Conferenza di Tokyo sull’Afghanistan in cui la comunità internazionale si è impegnata a finanziare il regime di Karzaj con altri 16 miliardi di dollari da qui al 2017. I militari stranieri deceduti in Afghanistan sono, secondo un calcolo non ufficiale di una ong, 14 dal primo luglio e 234 dall’inizio dell’anno.
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