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Nucleare Iran: ottimismo Kerry irrita Netanyahu

L’attacco ormai prossimo alla Siria “non basta”. Per Israele l’Iran sta solo guadagnando tempo, per superare la «linea rossa»: la capacità di produrre la bomba atomica. Netanyahu pensa sempre ad un attacco militare.

Israele ha reagito con malcelata irritazione al cauto ottimismo del Segretario di Stato Usa John Kerry che ha definito «utile» l’esito dei negoziati tra il gruppo del 5+1 e l’Iran svoltisi il 26 e 27 febbraio ad Almaty e ha auspicato che si arrivi a un accordo complessivo sul programma nucleare iraniano. Un giudizio condiviso dal ministro degli esteri di Tehran, Ali Akbar Salehi.

Per Israele invece l’Iran sta solo guadagnando tempo, per superare la «linea rossa»: la capacità di produrre la bomba atomica. Teheran «continua a sfidare la comunità internazionale», ha tuonato il premier Netanyahu, «non credo che vi siano altri mezzi che una sanzione militare contro l’Iran». Tralasciando il «particolare» che Israele è l’unico Stato della regione a possedere in segreto tra 100 e 200 bombe atomiche.

Netanyahu, che ha più volte avvertito che Israele potrebbe lanciare un attacco contro le centrali iraniane, ieri ha esortato la comunità internazionale a non mettere da parte la possibilità di una azione militare: «Occorre – ha detto – rafforzare le sanzioni contro l’Iran e chiarire che nel caso in cui prosegua il suo programma nucleare, ci saranno delle sanzioni militari».

I Paesi del gruppo dei 5+1 – (i membri permanenti del Consiglio di sicurezza + la Germania) hanno presentato una nuova «offerta» all’Iran, promettendo «una riduzione di alcune sanzioni sul commercio dell’oro, l’industria petrolchimica e certe sanzioni bancarie»; in cambio Tehran dovrebbe fermare le attività di arricchimento dell’uranio al 20%, chiudere il sito nucleare di Fordo e inviare all’estero gli stock di uranio arricchito al 20%. Il 5+1 e l’Iran si incontreranno di nuovo il 17 e 18 marzo a Istanbul.
da Nena News

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1 Commento


  • alexfaro

    Io non credo,perchè Israele ,da sola non si azzarderebbe mai ad attaccare l’Iran,senza il via libera degli USA(e di quello,certo scontato,sia della UE che dell’ONU)x diventare agli occhi del mondo quel paese”aggressore”che é in realtà.Con il rischio di scatenare una guerra regionale,in medio oriente,che NON si sa bene come poi potrebbe finire!
    Per quello che riguarda la Siria,poi c’é da dire che Russia e Cina hanno messo x ben 3 volte il loro veto contro la istituzione di una no fly zone,al CdS dell’ONU,altrimenti(memori del caso Libia)perderebbero,come si dice la”faccia”a livello internazionale,perciò finché Putin ed i leaders Cinesi,insieme a Venezuela,Iran ed altri,continuano a sostenere il(legittimo)governo del presidente Assad,x le fameliche organizzazioni occidentali,siano esse governative(NATO/GCC) o no(AI/HRW ecc..)NON c’é trippa x gatti!(stante anche la devastante crisi economica occidentale,s’intende!)
    un saluto comunista
    Alexfaro

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