Dopo due anni di crescita ‘cinese’ – con ritmi del 9,2% nel 2010 e dell’8,8% nel 2011 – l’economia turca ha subito una brusca frenata l’anno scorso, con ‘solo’ un +2,2% secondo i dati diffusi dall’Istito nazionale statistiche Tuik citati dalla stampa di Ankara. Il risultato per l’anno scorso é’ inferiore alle previsioni gia’ in ribasso del governo del premier islamico Recep Tayyip Erdogan, che aveva pianificato un +3,2%.
Nell’ultimo trimestre del 2012 la crescita é stata solo dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2011, il dato più basso da 3 anni, mentre il governo scommettava su un rilancio. Il netto calo registrato nel 2012 é dovuto in particolare alla forte riduzione della domanda interna secondo il ministro dell’economia Zafer Caglayan.
I consumi delle famiglie hanno registrato una battuta d’arresto dopo che la Banca di Turchia ha aumentato i tassi di interesse all’inizio del 2012 per evitare un surriscaldamento dell’economia.
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