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Serbia: i nazionalisti contro Ue e Nato

No all’eurofanatismo dei partiti al governo, si’ a una Serbia libera basata sulla neutralita’ politica e militare. Il Partito democratico della Serbia (Dss) dell’ex premier conservatore e nazionalista Vojislav Kostunica, fortemente anti-europeo e anti-Nato, ha presentato il suo programma elettorale in vista del voto anticipato del 16 marzo, invitando i serbi a fare una scelta che privilegi gli interessi nazionali e non quelli di Bruxelles.

E’ tempo, secondo Kostunica, di porre fine alla “disastrosa politica dell’integrazione europea”, di scegliere tra Serbia e Ue. Seguendo ciecamente la strada europea, a suo avviso, il governo di Belgrado “ha distrutto le istituzioni in Kosovo”, accelerando il processo di disgregazione dello stato nazionale serbo.

Per Kostunica, l’applicazione dell’Accordo di stabilizzazione e associazione (Asa) con la Ue sta causando danni enormi alla Serbia, mentre con una eventuale adesione alla Nato, il Paese perderebbe la sua liberta’. L’obiettivo deve essere la piena neutralita’. No a Ue e Nato, si’ all’apertura verso i mercati russo e dell’Eurasia – e’ questa la via dello sviluppo per Kostunica, che auspica l’apertura a Belgrado di un ufficio di cooperazione con la Russia.

I sondaggi danno il Dss di Kostunica intorno al 7%, al di sopra dello sbarramento del 5% che vige in Serbia per l’ingresso in parlamento.

Fonte: Ansamed

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