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Washington. Concluse le iniziative per la libertà dei Cinque cubani

Si concludono le giornate di Washington “5 days for the 5” con le diverse Delegazioni Internazionali, divise in quattro gruppi, impegnate a incontrare separatamente vari senatori e congressisti statunitensi.

Le posizioni emerse e le sensibilità sono ovviamente diverse, ma tutti i parlamentari indistintamente auspicano una normalizzazione dei rapporti politici ed economici con Cuba e in ciò si potrà anche giungere alla definizione tra governi del caso dei tre cubani ancora in carcere e di Alan Gros cittadino statunitense condannato per spionaggio e detenuto a Cuba.

I diversi parlamentari hanno tutti sottolineato che la normalizzazione delle relazioni con Cuba aprirebbe anche migliori prospettive di dialogo e di rapporti politico economici con tutta l America Latina e i cosiddetti paesi del Terzo Mondo, miglioramento assolutamente auspicabile in una fase come l attuale caratterizzata dalla più grande crisi economica mondiale e da una forte crisi degli USA nei rapporti internazionali sia con i BRICS sia con l’ALBA e in presenza di aree di forte conflitto come Siria, Ucraina, ecc. e di accesa competizione con la stessa Unione Europea.

La nostra Delegazione ha evidenziato in tutti gli incontri cui ha partecipato il grande lavoro di solidarietà politica e culturale svolto dal Capitolo Italiano della Rete in Difesa dell’Umanità attraverso Nuestra América, la Rete dei Comunisti, Radio Città Aperta, il Cestes Centro Studi dell’USB, insieme al Comitato Italiano Giustizia per i Cinque.

Nei nostri interventi sono stati posti problemi anche relativi al miglioramento delle relazioni scientifiche accademiche fra Cuba e USA che darebbero un forte impulso allo sviluppo della ricerca in campo medico, biologico, farmaceutico, agro-ingegneristico e nelle scienze sociali, sviluppo che se indirizzato da serie politiche ed equilibrate relazioni favorirebbe un progresso più armonico e socio eco compatibile, di cui beneficerebbe l’intera umanità.

Ma abbiamo sottolineato che per poter affrontare tale normalizzazione si deve assolutamente partire da un tavolo governativo tra USA e Cuba di relazioni di parità e di rispetto e senza condizioni, ma partendo dal dato politico che gli USA devono compiere per chiudere l’ultra cinquantennale vergognoso Bloqueo e realizzare subito un atto di giustizia che attendiamo da sedici anni rilasciando immediatamente Toni, Ramón e Gerardo poiché sono innocenti e questo lo conferma una parte grande, rispettabile, eticamente sana dell’opinione pubblica statunitense e internazionale che coinvolge attivamente in questa battaglia di libertà Premi Nobel, intellettuali e artisti di gran prestigio, settori importanti delle diverse Chiese Cristiane e di altre confessioni religiose, la Federazione Sindacale Mondiale, prestigiose realtà accademiche, parlamentari di molti paesi, movimenti sociali e sindacali, organizzazioni politiche e della solidarietà internazionalista militante.

La nostra Delegazione ha decisamente chiesto nei diversi incontri un forte impegno dei parlamentari USA progressisti e sensibili ad una nuova visione delle relazioni con Cuba e internazionali, immediatamente in questi prossimi mesi prima dell’inizio della campagna elettorale presidenziale statunitense che potrebbe condizionare in senso ancora negativo le relazioni fra i due paesi per poter così accontentare le pressioni dei grandi elettori e lobbies legati ai peggiori ambienti anti cubani e fortemente ostili al governo socialista rivoluzionario.

Ci siamo detto quindi pronto a continuare la lotta in tutte le sedi possibili e speranzosi di poter festeggiare il prossimo Natale a Cuba con i nostri tre fratelli a casa loro e con i loro cari familiari e il loro popolo e Governo che li ha nominati eroi nazionali.

OBAMA GIVE ME FIVE !!! 
Libertà subito e senza condizioni per ANTONIO, RAMÓN E GERARDO! 
FINE IMMEDIATA DEL BLOQUEO CONTRO CUBA!!! 
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!! 
SOCIALISMO O MUERTE, VENCEREMOS!!

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