Gli studenti Erasmus portano la rivolta spagnola nel cuore di Pisa
Sono tanti gli studenti spagnoli che frequentano l’Università pisana per il loro anno di Erasmus, il progetto europeo che permette una relativa mobilità all’interno del circuito universitario dell’UE.
Dalle 19.30 di venerdì 20 maggio un folto gruppo di essi ha invaso la piazza storica pisana, con cartelli, palloncini, striscioni e volantini, portando una ventata di quella rivolta che in questi giorni inquieta il governo Zapatero.
“Somos personan normale y corrientes, somos como tu, …gente que trabaya duro todo los dias para vivir…” Così comincia il volantino intitolato “Erasmus Pisa con el manifiesto Democracia Real Ya” distribuito dai giovani alle decine di curiosi affollatisi intorno al presidio sottio la statua di Garibaldi.
Il tono del volantino, così come i commenti e le battute dei promotori, davano il senso di una rivolta etica, di repulsa verso una classe politica corrotta e sorda ai problemi di una generazione senza futuro. Da questi giovani viene una sollecitazione alla mobilitazione, a scendere in piazza, a riprendersi in mano la propria esistenza. Indubbiamente i contenuti sono generici e interclassisti, ma come rimproverare a questa generazione una assenza di contenuti di lungo respiro, a fronte del vuoto impressionante lasciato da chi dovrebbe indicare una strada di radicale trasformazione sociale?
Le piazze d’Europa, ancora una volta, ci comunicano una disponibilità alla lotta e al cambiamento. Ai comunisti, agli anticapitalisti il compito di interloquire, interpretare, condividere queste lotte e questa disponibilità.
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