Che la vertenza Esselunga fosse importante, sia per la specifica battaglia sia per il livello repressivo e di controllo, i lavoratori e le realtà solidali se ne già accorti, ma assistere a quello che è successo domenica sera proprio si esce dai consueti e visti canoni del conflitto capitale lavoro visti in italia.
Non potendo ripetere lo squadrismo di caporali e crumiri della settimana precedente, ci hanno pensato la polizia e i carabinieri ad attuare quella che non può che essere definita la tratta degli schiavi moderna. L’episodio in se è il seguente: uno sciopero come altri davanti ai cancelli di esselunga a Pioltello dove da più di due mesi i lavoratori presidiano i cancelli di “drogheria”e parlano con i lavoratori di altre cooperative che vogliono entrare. In questa precisa occasione si è scelto da parte del comitatro di lotta di non accettare provocazioni di nessun tipo e quindi permettere ai coloro che vogliono entrare di andare a lavorare dopo due brevi chiacchere nell’assoluta tranquillita. un gruppo di lavoratori di una cooperativa rimangono incerti in un angolo, senza subire particolare pressioni proprio perchè indecisi se dare solidarietà ai colleghi o accettare il ricatto dei caporali che chiamavano ripetutamente per farli entrare. A fronte del permanere dell’incertezza di questi la polizia decide di intervenire circondando i lavoratori dubbiosi, incatenandoli all’interno del quadrato e spingendoli all’interno dei magazzini facendo volare anche manganellate contro solidali e lavoratori che tra l’altro avevano deciso una resistenza molto aperta per non scendere su un piano militare e di ordine pubblico. Prima e dopo dell'”operazione di polizia” sapevamo e abbiamo avuto conferma che dei 25 entrati solo 5 (di cui un capetto) voleva entrare veramente. L’unica definizione di quanto è successo Tratta di schiavi poliziesca: come altro chiamare l’azione di accerchiamento e spostamento come animali di coloro che prendono poche lire per un immenso carico di lavoro e ricattati in ogni modo da caporali che applicano il lavoro a chiamata per i nuovi sfruttati.
Questo è un segnale per tutte le vertenze. La risposta è procedere sapendo che le battaglie sono di lunga durata
La reazione del presidio è stata di lanciare subito nuove iniziative con un primo appuntamento per venerdi 16 dicembre con una manifestazione alle ore 21.00 ai Magazzini Esselunga di via Giambologna a Pioltello.
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