Pisa. – A quattro giorni dall’occupazione dei binari in stazione, si è svolta ieri un’altra giornata di mobilitazione No Tav a Pisa, che ha raccolto l’appello lanciato dalla Valsusa a seguito dei gravi fatti avvenuti due giorni fa, quando la polizia ha sgomberato l’autostrada, dando vita ad una caccia all’uomo nelle strade di Bussoleno, e facendo irruzione anche nei bar e nelle pizzerie.
Tantissime le persone che si sono date appuntamento davanti al comune di Pisa, segno anche della debolezza dei media mainstream, che continuano a raccontare un’altra Valsusa, cercando di nascondere le violenze perpetrate dalle forze dell’ordine e la realtà di una terra occupata e di un popolo che non si arrende e che riesce a parlare a tutti, oltrepassando qualunque censura mediatica.
Molte le bandiere No Tav sventolate in Logge dei Banchi: l’appello “blocchiamo tutto” è stato raccolto trasformando il presidio in corteo, con alla testa lo striscione “i militari occupano la Valsusa, noi blocchiamo l’italia. Avanti No Tav”. Centinaia di persone hanno sfilato sui Lungarni in direzione dell’Aurelia, raggiungendo quest’importante arteria di comunicazione, fermandosi in presidio e bloccando il traffico.
Dopo circa un’ora di paralisi del traffico il corteo è ripartito, bloccando ancora le strade della città, passando tra le macchine, intonando cori per la Valsusa, per Luca e per tutti i No Tav ancora in carcere. A più riprese è stata ribadita la piena solidarietà al popolo della Valsusa, esempio di resistenza per tutti, speranza per un futuro non assoggettato alle logiche di un potere sempre più repressivo e del capitale. La manifestazione ha poi attraversato nuovamente i lungarni ed ha raggiunto il presidio di occupy Pisa in piazza Dante.
Nel frattempo anche altre città della Toscana hanno risposto all’appello della Valle: mobilitazioni e blocchi anche a Viareggio, Livorno, Pistoia, Empoli e Firenze.
Questo il video di Pisanotizie:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&;v=e2zA274N33M
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
