È sceso poco fa dal traliccio dell’alta tensione su cui era salito ieri sera il pacifista Turi Vaccaro. Al termine della manifestazione del movimento a Giaglione, Vaccaro si era arrampicato sullo stesso traliccio di fronte alla baita Clarea dal quale una settimana fa era caduto Luca Abbà.
Per tutta la notte le forze di Polizia e il personale medico giunto sul posto hanno tentato di convincerlo a scendere mentre alcuni attivisti No Tav gli tenevano compagnia interloquendo con lui ma a distanza, visto che i terreni sui quali sorgono la baita e il traliccio sono stati sequestrati e occupati da Polizia e Carabinieri e interdetti ai manifestanti e agli abitanti.
Vaccaro è poi sceso di sua spontanea volontà dopo aver recitato alcune preghiere e fatto meditazione. Ieri aveva spiegato a chi stava sotto che lo stava facendo per meditare e pensare a Luca. A quanto si apprende per lui però, ora si profila una denuncia per diverse violazioni a partire dall’interruzione di pubblico servizio visto che al traliccio era stata tolta la corrente da quando l’uomo vi era salito, portava elettricità ad alcuni paesi della Valle in cui la fornitura è stata assicurata comprandola da un altro operatore.
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