Nessuno ti darà casa
Di certo non i palazzinari come Alfio Marchini
Il Comitato Elettorale Nessuno Sindaco ha deciso di incontrare oggi Alfio Marchini a Monteverde. Dopo l’occupazione simbolica, avvenuta la settimana scorsa, dei gazebo di Marino ed Alemanno, Nessuno Sindaco non poteva mancare l’appuntamento con l’amico dei palazzinari. Alfio Marchini, candidato alle prossime elezioni comunali del 26 e 27 Maggio proviene da una famiglia dell’alta borghesia romana, da sempre schierata al fianco di palazzinari e padroni, ed attualmente lui stesso è impegnato nel campo della speculazione finanziaria.
Grande amico di Gaetano Caltagirone, gli ultimi anni della loro vita li passano insieme, fra un investimento e l’altro, sempre uniti dai loro interessi. Leggiamo sul suo programma che il caro Alfio vorrebbe stabilire un rapporto proficuo con i cittadini, un insieme di proposte che si guardano bene dall’affrontare il problema dell’emergenza abitativa, che coinvolge ormai più di 50.000 famiglie a Roma, una città che ha oltre 260.000 case vuote e in cui Marchini e i suoi amici palazzinari continuano a costruire versando cemento su cemento e meravigliandosi poi che le case rimangono invendute.
Come può un candidato sindaco non parlare del fatto che a Roma è quasi completamente assente l’edilizia popolare quando la spesa per la casa supera ormai il 40 % delle uscite famigliari ed è sempre più insostenibile per molti?
Noi, che Roma la amiamo veramente e la difendiamo ogni giorno da speculatori e palazzinari, siamo solidali e complici con tutti coloro che scelgono di mettere fine a questa situazione e che stufi di aspettare risposte che non arrivano mai dalle istituzioni, scelgono di lottare e di occupare le case per prendersi quello che gli spetta. Proprio nell’ultimo periodo infatti a Roma centinaia di famiglie sono state costrette ad occupare decine di palazzi lasciati vuoti dalla speculazione.
Ebbene, forse Alfio non riesce neppure ad immaginare cosa vuol dire non avere una casa, cosa vuol dire non riuscire a pagare l’affitto, perdere il lavoro e non poter pagare il mutuo, cosa vuol dire dover studiare e lavorare, cosa vuol dire essere costretti a chiedere dei soldi ai propri genitori quando si rompe la lavatrice.
Questi sono solo degli esempi dei problemi che quotidianamente vivono i cittadini di Roma, ma comprensibilmente chi cresce ai Parioli tra una partita di tennis e un investimento finanziario, tutto questo non può comprenderlo. Non ci aspettiamo che si sforzi di capire le contraddizioni che una città complessa come Roma porta in seno, ma preferiremmo che questo personaggio avesse almeno la decenza di non fingere di essere dalla nostra parte in nome di un nonno forse partigiano. L’attacco che il suo amico Caltagirone ha sferrato nei confronti degli occupanti delle case è inaccettabile: un tentativo di stigmatizzazione di chi ha bisogno della casa che non ha altri fini se non quelli di difendere gli interessi del suddetto.
Cementificare, distruggere, denunciare chi lotta, non è amare Roma. Nessuno ama Roma e combatte chi ci specula sopra.
Comitato elettorale Nessuno Sindaco
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