Nulla di fatto, secondo le informazioni dei media, lo sciopero del trasporto pubblico locale a Roma nonostante che oltre il 60% delle vetture in servizio ha fatto ritorno negli impianti di appartenenza.
Queste le vetture registrate al rientro, impianto per impianto, che segnano l’adesione allo sciopero del personale viaggiante:
Acilia 50%, Porta Maggiore 50%, Portonaccio 45%, Tor Sapienza65%, Grottarossa 70%, Tor Pagnotta 75%, Tor Vergata 60%, Collatina 50%, Officine Grandi Revisioni 50%.
La linea Giardinetti e Roma Viterbo chiuse, Liee metro A /B e Roma Lido fortemente ridotte. TROTTA BUS 60%, SOTRAM 45%, MAURITIUS BUS 80% nel notturno e 60% nel diurno.
Il tentativo di mistificare l’alta adesione allo sciopero degli autoferrotranvieri della città di Roma non riuscirà a scoraggiarne la volontà di protestare contro un trattamento pesantemente peggiorativo sia a livello economico che normativo.
Aumento dell’orario di lavoro, obbligo dello straordinario, riduzione delle ferie, peggioramento del trattamento economico in malattia, utilizzo maggiore dei contratti precari e lavoro “flessibile”, eliminazione degli scatti di anzianità, cancellazione gli accordi che tutelano il personale inidoneo…questo è quanto aziende e sindacati complici hanno concordato e gli autoferrotranvieri di Roma, come quelli di tutto il paese rifiutano con determinazione.
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