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Roma. Acea presidiata contro i distacchi dell’acqua

L’acqua è un diritto – Basta distacchi, basta profitti!

Questa mattina un gruppo di attivisti del Coordinamento Romano Acqua Pubblica e dei Movimenti per il Diritto all’Abitare ha presidiato i cancelli della sede operativa di Acea a Porta Maggiore: una delle sedi dalle quali partono le squadre incaricate, tra le altre cose, anche di compiere distacchi idrici e elettrici in caso di morosità.

Con una crisi economica-finanziaria che colpisce duramente le fasce più deboli, le “morosità” nascondono sempre più spesso una condizione di disagio economico al quale è inaccettabile rispondere negando un diritto umano riconosciuto dall’ONU.

La risposta di Acea è invece la privazione di acqua e luce ad intere famiglie, a partire da quelle che hanno occupato gli stabili in disuso sottraendoli spesso a progetti speculativi. 

Per circa un’ora con striscioni e bandiere è stato impedito ai mezzi di uscire dalla sede, dialogando con i lavoratori di Acea con i quali è stata da subito evidente una reciproca solidarietà: diritti dei cittadini e dei lavoratori entrambi sacrificati sotto la voce “riduzione dei costi”.

Se i vertici di Acea sono così preoccupati per le casse dell’azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di aumentare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall’ingrato compito di attuare i distacchi.

27 milioni di cittadini, tra cui oltre un milione di romani, hanno dichiarato con il voto referendario di giugno 2011 che l’acqua non è una merce e che su questa non si devono fare profitti. Anche se la dirigenza di Acea ha cercato in tutti i modi di contrastare quel voto prima e di aggirarlo poi, la strada della ripubblicizzazione si è aperta anche a Roma.

Per questo ricordiamo alla nuova giunta capitolina, che si insedierà lunedì prossimo 1°luglio, che quel voto popolare attende di essere applicato, e che questo non sarà possibile fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla gestione dell’acqua e degli altri servizi pubblici essenziali.

L’apertura del tavolo con il Comune di Roma e la dirigenza di Acea, ottenuta con determinazione dai movimenti, sarà il luogo per iniziare a praticare tutto questo.

Acqua fuori dal mercato, privati fuori da Acea!

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

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