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ROSS@ in Veneto, farsi capire dal 99%

COSTRUIAMO ROSS@ ANCHE IN VENETO

 

 

 

PER I LAVORATORI, I PRECARI, I DISOCCUPATI, I PENSIONATI E LE LORO FAMIGLIE SARA’ UN AUTUNNO DI LICENZIAMENTI, DI AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA E TAGLIO DEI SERVIZI.

 

 

 

Il governo Napolitano-PD-PDL e i telegiornali ci illudono ancora una volta che la crisi sta finendo. Ma anche se così fosse questo non significa che si potrà “tornare indietro”. Non ci sarà restituito quello che era stato conquistato in decenni ed è stato sacrificato in pochi anni in nome dei diktat dall’Unione Europea e delle politiche di austerità.

 

I diritti dei lavoratori, la sicurezza sociale e il benessere che ci sono stati tolti, non torneranno più.

 

 

Per poter sopravvivere alla propria crisi questo sistema economico basato sul profitto deve necessariamente impoverire la stragrande maggioranza della popolazione per garantire ai grandi industriali e ai banchieri gli alti profitti che pretendono per tornare ad investire e far ripartire in qualche modo l’economia.

 

 

L’unica speranza per chi non vive di profitti ma solo del proprio lavoro e della propria fatica è quella di un cambiamento radicale e di un rovesciamento di un potere politico ed economico che non solo non favorisce il progresso sociale e la tutela delll’ambiente, ma non è neanche in grado di garantire alla maggioranza della popolazione anche solo la mera sopravvivenza.

 

CI RIVOLGIAMO PRIMA DI TUTTO AL 99% DELLA POPOLAZIONE, A CHI È COSTRETTO A PAGARE LA CRISI DI UN SISTEMA ECONOMICO IN CUI LA STRAGRANDE MAGGIORANZA CHE LAVORA E PRODUCE NON PUÒ DECIDERE DEL PROPRIO DESTINO.

 

 

E’ necessario far sentire la nostra indignazione e la nostra voce, la voce dei senza voce. E’ necessario rispondere adeguatamente al peggioramento delle nostre condizioni di vita. E’ necessario rifiutare la logica del meno peggio, della soluzione individuale, dell’attesa di tempi migliori. E’ necessario unire le forze e organizzare assieme il conflitto sociale.

 

 

La proposta di Ross@ va in questa direzione.

 

Ross@ non è l’ennesimo nuovo partitino e neppure un’alleanza di partiti e gruppi eterogenei.

 

Ross@ è la proposta di un movimento sociale e politico, anticapitalista e libertario che ha come suoi obiettivi prioritari:

 

  • IL RIPUDIO DELLE POLITICHE DI AUSTERITÀ E DEI VINCOLI DI BILANCIO voluti dai mercati internazionali e fatti propri dall’Unione Europea, che è lo strumento del grande capitale per imporre alla maggioranza un massacro sociale senza precedenti.

  • LA RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITÀ DI SALARIO, L’ABBASSAMENTO DELL’ ETA’ PENSIONA­BILE, L’ABOLIZIONE DEL PRECARIETO per garantire una vita dignitosa a tutti e tutte.

  • LA GESTIONE PUBBLICA DEI SERVIZI E DEI BENI COMUNI per sottrarli alle logiche mercantili e ripristinare il diritto universale alla salute, all’istruzione, alla casa, ai trasporti.

  • L’ ESPROPRIO DELLE INDUSTRIE STRATEGICHE E DELLE BANCHE che derubano la società della ricchezza prodotta dal lavoro e accentrano un potere arbitrario e incompatibile con una vera democrazia.

  • L’ ESPROPRIO DELLE INDUSTRIE CHE CHIUDONO O DELOCALIZZANO e loro consegna ai lavoratori che potranno decidere cosa e come produrre.

  • IL BLOCCO TOTALE DELLE GRANDI OPERE, faraonici, inutili e devastanti interventi territoriali che servono solo ad arricchire chi le costruisce, perpetuando precarietà e malaffare.

  • IL TAGLIO DELLE SPESE MILITARI, il ritiro immediato delle missioni estere e l’annullamento delle commesse di nuove armi. L’abolizione di tutte le servitù militari sul territorio nazionale.

  • UNA REDISTRIBUZIONE FISCALE DELLA RICCHEZZA verso il basso, a tutela dei redditi da lavoro e da pensione contro la rendita parassitaria e le grandi ricchezze private.

  • UN ARTICOLATO PIANO NAZIONALE DI SALVAGUARDIA E MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO

  • LA COSTRUZIONE DI UNA SOCIETÀ NUOVA in cui donne e uomini, autoctoni e migranti abbiamo pari diritti, una società liberata da ogni forma di sfruttamento e di oppressione, una società in cui il lavoro comandi sul mercato e sul capitale: il socialismo del XXI° secolo.

 

Non è utopico pensare di costruire un grande movimento di massa su questo programma e sulla prospettiva di una società nuova fondata sulla dignità umana, la tutela del lavoro, il rispetto ambientale, la garanzia dei diritti e la partecipazione collettiva.

 

Il successo elettorale del movimento 5 stelle a febbraio ha dimostrato che esiste una gran numero di persone disponibili ad un percorso di rottura.

 

La sua crisi nei mesi successivi ha dimostrato che questa rottura non può avere come unico oggetto la casta politica, ma deve essere generalizzata e deve colpire gli interessi di classe che questa casta politica rappresenta, cioè quelli della grande industria e delle grandi banche.

 

La questione di classe non può essere elusa all’infinito. Per cacciare davvero la casta è necessario cambiare radicalmente quella struttura sociale basata sullo sfruttamento che la rigenera all’infinito, altrimenti si cambia tutto per non cambiare nulla.

 

Per questo chiediamo a tutti coloro che si riconoscono nei suoi obiettivi di aderire a Ross@ e di partecipare al suo processo costitutivo contribuendo con la propria passione, determinazione e esperienza.

 

CI RIVOLGIAMO POI ALLE ORGANIZZAZIONI SOCIALI, AI SINDACATI, AI MOVIMENTI, AI COMITATI, a tutti coloro che lottano contro lo sfruttamento nei luoghi di lavoro, contro la speculazione e la devastazione del proprio territorio, contro la privatizzazione dei servizi pubblici, ai giovani che difendono i residui spazi di socialità cittadina.

 

 

Le lotte ci sono ma la loro voce è debole perché non c’è un movimento di lotta unitario.

 

I principali responsabili di questa debolezza sono i vertici dei sindacati concertativi e il Partito Democratico che ancora oggi riescono a controllare la situazione e ad evitare che le singole lotte si riuniscano in un unico movimento indipendente, in un’unica rivolta per la rottura di questo sistema di sfruttamento.

 

Il PD sta diventando il vero partito di regime ben più della vecchia DC e attorno a sé ha costruito un sistema di potere che si fonda sulla sconfitta e sulla passivizzazione popolare e che è il primo avversario di qualsiasi progetto di indipendenza culturale e politica nel nome dell’anticapitalismo.

 

L’unità delle forze antagoniste si può costruire solo in totale alternativa al centrosinistra, al partito di Repubblica e dei liberali di sinistra, che in nome dell’antiberlusconismo governa assieme a Berlusconi.

 

Per questo chiediamo alle organizzazioni sociali, ai sindacati, ai movimenti, ai comitati che vogliono uscire dal capitalismo in crisi e non solo dalla crisi del capitalismo, di contribuire al percorso di Ross@ aiutandoci a ricostruire quella dimensione generale del conflitto che è indispensabile per ridare prospettiva e efficacia alle singole lotte.

 

 

 

CI RIVOLGIAMO ALLE ORGANIZZAZIONI POLITICHE DELLA SINISTRA RADICALE a cui diciamo con chiarezza che questo non è un appello all’unità della sinistra, che non ci interessa e non interessa a nessuno, e men che meno è un appello alla costruzione dell’ennesima ipotesi sinistra del centro sinistra. Non ci interessa ripetere le fallimentari esperienze pseudo governative ed elettoralistiche del passato.

 

Questo invece è un appello all’unità di azione e al reinvestimento delle forze nell’organizzazione del blocco sociale antagonista, in quanto unica forza reale in grado di rovesciare la situazione, di fermare il degrado economico e sociale e di bloccare questa ritirata senza fine di fronte all’offensiva capitalista.

 

 

Dobbiamo essere consapevoli che le iniziative di protesta di qualche decina o centinaio di militanti delle diverse organizzazioni, per quanto importanti possano essere, non sono in grado di modificare la situazione, di impedire i licenziamenti, di fermare la chiusura degli ospedali, gli aumenti delle tariffe e del costo della vita, la distruzione del territorio.

 

Attardarsi a difendere il proprio orticello, o meglio le proprie macerie, non solo è inutile, ma va anche in direzione opposta e contraria alla costruzione di un movimento generale di lotta.

 

Le lotte sono già divise tra loro dalla disgregazione sociale e dal controllo riformista, ulteriori divisioni non sono accettabili.

 

 

Per questo chiediamo alle organizzazioni politiche della sinistra radicale di mettere le loro forze a disposizione del tentativo di Ross@ per costruire una opposizione sociale vera in grado di organizzare le decine di migliaia.

 

Non chiediamo a nessuno di sciogliersi, ma di partecipare al processo costitutivo di Ross@ con il senso esplicito che questa è una ripartenza, non una continuità gattopardesca.

E INFINE RICORDIAMO A TUTTI CHE QUESTO NON È UN APPELLO DA FIRMARE, MA UNA PROPOSTA DI LOTTA PER INTRAPRENDERE UN PERCORSO COMUNE, PER COSTRUIRE UN’ALTERNATIVA POSSIBILE.

 

 

 

Il comitato promotore di Ross@ in Veneto

 

email: rossa.veneto@tiscali.it – tel.: 380 3999961

 

 

 

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