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Mestre. Clinica privata ma sanità pubblica. Il caso Torre Eva

Da mesi si mormora fra i reparti dell’ospedale di Mestre circa l’arrivo di pazienti con modalità d’accesso particolari. Il 24 maggio 2013 è stata di fatto inaugurata la Clinica privata “Torre Eva”, nei pressi dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre. Dopo la sua inaugurazione ufficiale, e precisamente il 21 agosto 2013, il Direttore Amministrativo dell’Asl 12 Veneziana Dott. Perina – sostituendo il Direttore generale Dott. Dal Ben temporaneamente assente – con Deliberazione n°. 1629, procede alla stipula di una convenzione per il “trasferimento e trattamento di pazienti della Clinica Torre Eva ed alla cessione dei farmaci di fascia H (di fornitura ospedaliera)”. Torre Eva, autorizzata all’esercizio dal Comune di Venezia poco prima della convenzione con l’Asl 12, è situata in un edificio avveniristico, offre ambulatori diagnostici d’eccellenza ed operazioni di Chirurgia plastica ed oculista.

Ma, qualora, si presentasse la necessità – descrive la Convenzione – si garantisce al paziente la prosecuzione dell’assistenza sanitaria nel nostro – altrettanto avveniristico – ospedale per acuti dell’Angelo di Mestre. All’art. 8 (utilizzo del SUEM) leggiamo: Viene fatto tassativo divieto nei casi in cui si presenti l’incombenza di trasferire il paziente presso la struttura dell’Angelo, di utilizzare i mezzi del SUEM 118; prevedendo invece al successivo art.9: nei casi esclusivamente di urgenza ed emergenza, occorsi entro le 48 ore successive all’intervento, restano invece garantite le funzioni e le prerogative del SUEM 118.

Cobas Sanità chiede di venire a conoscenza: Quando è stata riconosciuta “struttura privata preaccreditata” Clinica Torre Eva? Chi ha pensato e qual è il significato di questa strana “collaborazione”, e come si concilia con la chiusura del Punto Nascite di Villa Salus e con la contrazione dei posti letto ed i licenziamenti avvenuti nel Policlinico San Marco, strutture storiche realmente accreditate e di eccellenza nel nostro territorio? Come si concilia questa collaborazione per pazienti “vip”, alla luce degli insufficienti posti letto nei reparti del nostro ospedale dell’Angelo – decine sono infatti i posti letto “d’appoggio” quotidianamente utilizzati – con i bisogni di salute della cittadinanza?

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