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Politica e democrazia al tempo di Renzi

Dopo una prima risposta alle mosse dell’attuale governo, invitiamo tutt* a discuterne assieme a Francesco Piccioni ruolo e prospettive all’incontro di domani, MERCOLEDÌ 19, h 20.30 in via IRNERIO 13.

Il governo Renzi è diventato realtà. Il rimpasto, la staffetta, l’inciucio, la resa dei conti, all’interno di una maggioranza e di un partito che si fanno garanti della gestione della crisi per conto dei sodalizi di potere continentale, hanno prodotto l’ascesa di un personaggio mediatico capace di farsi protagonista, un altro “uomo solo al comando”. È possibile iniziare a rilevare la volontà di conciliare gli interessi di settori diversi del capitalismo nostrano, del blocco berlusconiano su cui l’ascia di Bruxelles e Draghi non è ancora riuscita a dare il taglio mortale dalle prospettive storiche di questo paese, e di quella borghesia che guarda all’Europa come il palco su cui muovere i propri affari, in una posizione di second’ordine alla quale però non vuole sottomettere anche la propria immagine. Nella difficoltà però di trovare la miscela giusta per indicare una direzione che non può necessariamente accontentarli tutti, l’esecutivo sembra intanto aver trovato la garanzia per un sostegno generale nel futuro prossimo rivolgendo il grilletto contro ogni tentativo di democrazia reale che parta dal basso. Contro il lavoro subordinato e senza garanzie, come annunciato sin da quello che fu l’avvio di una paventata campagna elettorale. Contro la chiusura di ogni mediazione coi corpi intermedi di rappresentanza, la repressione di ogni forma di scontro sociale e l’accerchiamento di quegli spazi di agibilità politica conquistati dai movimenti, dal sindacalismo conflittuale e dalle organizzazioni che dal basso cercano di rispondere alle conseguenze di questa crisi cui le istituzioni non riescono e non vogliono dare risposta. Sono stati gli ultimi atti del governo Letta, continua  con il prevedibile intervento contro le occupazioni abitative annunciato sin dal primo consiglio dei ministri.

La risposta popolare non si è fatta attendere, come abbiamo visto ieri a Bologna al presidio sotto la prefettura al quale ci siamo accompagnati all’As.i.a. e ai compagni che si battono per il diritto ad una casa per tutti e che si stanno mobilitando contro le direttive del cosiddetto Piano Casa.

Alla lotta dei prossimi mesi vogliamo però accompagnare un ragionamento comune che sappia individuare il ruolo dell’attuale governo, la strategia condivisa dal comando padronale durante la crisi, rompendo quella cortina di “tweet” dietro alla quale vogliamo leggere i rapporti di potere che si concretizzano: questo l’obiettivo dell’incontro di domani sera presso il Centro Studio Occupato Terzopiano, dove insieme al giornalista e attivista Francesco Piccioni cercheremo di leggere le linee guida dei processi attuali.

NOI RESTIAMO – BOLOGNA

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