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Non solo Mose. Lo scandalo della sanità in Veneto

Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. B: Brecht

Domenica 11 maggio abbiamo intitolato un articolo “La corruzione è l’arma della mediocrità” Si! mediocrità. Perché si tratta di un sistema, corrotto, in putrefazione da anni e che non finisce di stupire, di scandalizzare e che non finisce mai di crepare, perchè fa comodo proprio alla …mediocrità stessa!

Tempo fa l’Unione Sindacale di Base insieme alla Cordata di Schio, ha mandato un esposto alla magistratura di Vicenza e Venezia (più una al Presidente della Repubblica) per denunciare i “miracoli” dell’Ospedale di Santorso. Nessuno ha mai risposto, ma chi sa ora….

Inaugurando il nuovo ospedale unico dell’Alto Vicentino a Santorso, il presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, aveva sentenziato sferzante: «chi critica e basta è solo un cialtrone».

A chi si riferiva di preciso, il governatore, non si sa. Ma se per “critica” intendiamo la ricerca di trasparenza sul contratto fra Ulss 4 e Summano Sanità Spa (una cordata politicamente bipartisan di imprese vicine al centrodestra galaniano come la Gemmo impianti, Serenissima Ristorazione, la Mantovani costruzioni e lo studio di progettazione Altieri, e di altre vicine al centrosinistra piddino come le coop ex rosse CCC e CMC), un contratto che viene ignominiosamente secretato neanche si trattasse di un’opera di difesa nazionale, allora si siamo ben contenti di passare per “cialtroni”. Siamo dei “cialtroni”? Quando lottiamo nessuno parla di noi, pero questa volta nello scandalo del Mose, chi sa perché vediamo apparire i stessi nomi che sono collegati a questo “favoloso ospedale di Santorso”.

Si! forse siamo dei “cialtroni” ma onesti, al contrario di un certo

Galan che durante la posa della prima pietra, dichiarava: “Prende oggi avvio la realizzazione di un nuovo tassello del modello sanitario veneto, sempre più caratterizzato da grandi ed efficienti ospedali collegati ad un altrettanto efficiente rete di servizi territoriali, e sempre più indicato come esempio virtuoso in Italia ed in Europa”
(…) Merito di una regione che sa programmare – ha aggiunto- merito di amministratori locali che lavorano nel reale interesse dei loro cittadini….merito dell’intuizione geniale di imboccare la strada del project financing della collaborazione con i privati, che qui in Veneto non significa svendere loro la sanità come maligna qualcuno, perché in Veneto nessun project financing affida o affiderà ai privati la gestione delle cure, ma solo quella di servizi non sanitari.”

Il presidente conclude dicendo che quello Veneto è il migliore sistema sanitario italiano,forse mondiale”.

“Caro” Zia, Caro Galan, Cara Sartori, cari amici del “magna magna”, una sola parola: Ma va fan sum!

* Delegato RSU/USB – Greta Alto Vicentino

 

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