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Geotermia ad Abbadia? No grazie

Sindaco Tondi, chiarezza e coerenza L’incontro con Enel e le dichiarazioni del Sindaco preoccupano i cittadini. Chiediamo un urgente incontro

Dopo l’incontro preannunciato dalla stampa tra il neoeletto sindaco di Abbadia S.S. Tondi ed i rappresentanti dell’Enel a tutt’oggi niente sappiamo sulle reali intenzioni del sindaco rispetto alla geotermia, mentre invece Enel è fin troppo chiara sulle intenzioni.
Nelle dichiarazioni rilasciate prima dell’incontro, lo stesso sindaco dichiarava “vogliamo capire dice le eventuali opportunità che anche noi potremmo avere con l’utilizzo delle basse e medie entalpie, o meglio con l’utilizzo del calore. Non si tratta di sconfessare le precedenti prese 
di posizioni ma solo di capire. Per ora vogliamo capire, confrontarci”; tali dichiarazioni contrastano però con quanto Enel si è premurata di comunicare: nessuna possibilità di medie e basse entalpie sull’Amiata, ma la riproposizione della sola alta entalpia con la proposta di una centrale da 20 MW a rilascio libero nell’atmosfera (flash) che andrebbe a sommarsi ai già circa 120 MW di Piancastagnaio e i 60 MW di Bagnore con il rischio, più che probabile, di irreversibili conseguenze sulla salute, sull’aria e sull’acqua.
Ricordiamo al sindaco Tondi che poco più di un anno fa il Consiglio comunale aveva approvato una mozione molto chiara rispetto alla geotermia; infatti la delibera 25 del 30 aprile 2013 impegna il sindaco e la giunta alla tutela dell’ambiente soprattutto rispetto alle aggressioni della geotermia industriale dell’Enel e chiede anche impegni precisi sulla valutazione dell’impatto complessivo delle centrali esistenti e in costruzione (Piancastagnaio e Bagnore).
Tale delibera, se non revocata, continua a produrre i suoi effetti ed il sindaco dovrebbe, anzi, dare corso agli impegni presi in quella sede. 
Per quanto riguarda la volontà dello stesso sindaco Tondi ‘ad essere informato e a capire’ crediamo che non basti incontrare l’Enel, che la geotermia la vende, ma sia necessario confrontarsi anche con chi si occupa della questione come i comitati, i medici e gli scienziati.
Rivolgiamo pertanto al sindaco una richiesta di incontro, che formalizzeremo domani, nella quale consegneremo la documentazione in nostro possesso e nel quale saremo ben lieti di rispondere ad ogni quesito per aiutarlo a comprendere, oltre ai vantaggi economici, anche i 
danni attuali e i rischi futuri della geotermia che l’Enel continua a propinare a tutta la montagna.
 
SOS Geotermia – Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata

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