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Fascisti. Casa Pound festeggia nel Salento, con Borghezio

E’ proprio vero: chi si piglia si somiglia. Il flirt tra i fascisti di Casa Pound e l’ex nazileghista Borghezio sembra resistere nel tempo, anche dopo quelle elezioni europee in cui uno tra i più orridi esponenti della Lega ha potuto contare sull’appoggio di Casa Pound nella sua campagna elettorale a Roma. Certo, quando è stato preso a sberle da alcune mamme e insegnanti davanti alla scuola Pisacane, non vi era traccia dei suoi sodali. Ma il flirt continua ancora e Borghezio sarà lo special guest della festa che Casa Pound sta organizzando in Puglia. Ma, afferma il giornale LecceSette, “se è stato svelato il programma e gli ospiti, resta ancora un mistero il luogo del raduno nazionale di CasaPound, in programma a Lecce il 5 e 6 settembre e probabilmente anche il 7, con un’iniziativa ancora non resa nota. Per “ragioni di ordine pubblico”, difatti, solo gli interessati vicini al movimento riceveranno le indicazioni del caso. La paura è che si verifichino disordini con chi il raduno a Lecce proprio non lo vuole. Sono tante difatti le persone che in queste ore si riuniscono sotto le parole d’ordine “No ai fascisti in città”, sintetizzata dagli hashtag #Leccecapitaleantifascista e #nocasapound. Il programma della festa fascista si articolerà tra il 5 e il 6 tra allenamenti collettivi di arti marziali, dibattiti, lettura di poesie di Ezra Pound, per concludersi poi in entrambi i giorni con un concerto”.

Ma il flirt e l’invito al nazileghista Borghezio non deve affatto sorprendere. L’anno scorso, sempre nel Salento, a Galatone, i fascisti di Casa Pound organizzarono una conferenza di solidarietà addirittura con i Boeri del Sudafrica, cioè i protagonisti del regime di segregazione razziale che per anni era stato imposto alla maggioranza nera di quel paese.

Gli antifascisti pugliesi, hanno già annunciato una manifestazione a Porta Napoli a Lecce. “Ora, tutti assieme” affermano “dobbiamo decidere come muoverci adeguatamente nello spazio pubblico della città, dare un riferimento fermo alla città democratica e antifascista, fare controinformazione, esprimere contenuti antirazzisti e in contrasto alle subculture di cui si alimentano i neofascisti”.

 

 

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