Il filosofo torinese Gianni Vattimo si è schierato insieme all’Ism (International Solidarity Movement) contro gli artisti israeliani in cartellone alle rassegne MiTo e Torino Danza. Il filosofo, e l’associazione hanno invitato al boicottaggio di “artisti sponsorizzati o aiutati dal governo di Israele e dall’Ambasciata israeliana in Italia, usati dal potere di quel Paese per farsi il restyling e poter continuare a sterminare un popolo con il beneplacito del mondo intero”.
Vattimo è tornato ad esprimersi apertamente contro il Kibbutz Contemporary Dance Company, il pianista Omri Mor e la cantante Noa, che si esibiranno in occasione del Prix Italia invitando tutti a sit in di protesta. L’Ism ha inoltre annunciato che sabato prossimo è in programma uno spettacolo alternativo che racconti la condizione dei palestinesi su Gaza.
“Non siamo antisemiti, antiebrei o ‘antinonsocosa’ ma vogliamo che il pubblico di quei concerti conosca la verità – ha precisato Vattimo – ovvero che sono artisti che non hanno detto una parola sul drammatico genocidio in corso nella Striscia di Gaza”. Alfredo Tradardi, esponente storico dell’Ism ha aggiunto che: “Israele sta continuando a rompere le varie tregue, ma nessuno dice nulla. Tanti ebrei non concordano con i modi fascisti di questo governo, ma loro continuano, incuranti della verità storica e del tanto ventilato rispetto dei diritti umani”.
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