Stamattina alle 7, puntuali come il caffè, decine di poliziotti in assetto antisommossa hanno sgomberato lo studentato occupato Taksim, in uno stabile abbandonato di via Irnerio. Una immagine plastica che indica nel Pd, il responsabile di questa stretta repressiva nella gestione del conflitto sociale, accompagnato dagli organi di polizia e della magistratura.
Ma questo non è e non sarà sufficiente per fermare la nostra determinazione: il bisogno di spazi di socialità, da case, di lavoro, di reddito, la necessità di un futuro e di una vita dignitosa avranno la forza di sconfiggere mille blindati.
Noi rappresentiamo il mondo reale, il Pd e i poteri forti che lo sostengono sono la rappresentazione della lontananza dal mondo reale. Ma indietro non si torna e ci impegneremo sempre più nell’organizzazione, nella partecipazione alle scadenze che partiranno già dai prossimi giorni: lo sciopero degli studenti medi, lo sciopero del 10 Ottobre, quello sociale del 16, lo sciopero generale indetto per il 24 Ottobre fino ad arrivare alla giornata di lotta 14 Novembre.
Se il tentativo del governo Renzi è quello di schiavizzare, di piegare ogni forma di dissenso, di aumentare lo sfruttamento, di costruire una enorme caserma in cui rinchiuderci, noi dichiariamo che non chineremo la testa.
Solidarietà e complicità con Taksim.
Ross@ Bologna
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