I Comitati NO TAV Brescia-Verona organizzano per domenica 5 ottobre 2014 una passeggiata popolare a San Martino della Battaglia, una delle terre che verrà segnata dal passaggio dell’alta velocità della tratta Brescia-Verona.
La passeggiata sarà la prima di tante iniziative che vedranno i comitati NO TAV della zona attivi per contrastare il passaggio dell’alta velocità nelle nostre terre, per ricordarci e ricordare a chi ci governa che la nostra terra non è in vendita!
ORE 14:00
RITROVO in Piazza Concordia a San Martino della Battaglia
ORE 14:30
PARTENZA PASSEGGIATA
Percorso previsto: Piazza della Pace (o Concordia), via Unita’ d’Italia, via Colli Storici (SP 13), via Bonata – localita’ Parantonello, via Bonata – localita’ Armea, via Morone, via dei Colli Storici, via Unita’ d’Italia, Piazza della Pace (o Concordia)
ORE 16:00
Merenda con pane, vino rosso e formaggio presso l’agriturismo Armea, uno dei tanti terreni in cui sarebbero previsti gli espropri per fare posto al passaggio dell’alta velocità.
ORE 18:30
Ritorno in piazza Concordia con gli interventi e i saluti di alcuni esponenti dei movimenti No Tav Terzo Valico, No Tav Val Susa e No Tav Trentino.
A seguire RISTORO E MUSICA con degustazione di vini a offerta libera in Piazza Concordia a San Martino della Battaglia.
A partire dalle 20:00 sarà presente Dellino Farmer, rapper bresciano famoso per il suo rap in dialetto bresciano.
Per maggiori informazioni:
www.notavbs.org
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NO ALL’ALTA VELOCITÀ BRESCIA-VERONA: INUTILE, COSTOSA, DANNOSA!
– 2 miliardi e 800 milioni di euro di spesa preventivati per la realizzazione della tratta ferroviaria Alta Velocità Brescia – Verona per un costo al Chilometro di 28,5 milioni di euro.
– Decine di case, cascine e aziende abbattute, decine di famiglie espropriate e sfrattate.
– Intere frazioni e quartieri isolati per anni da cantieri decennali (come a Campagna nel comune di Lonato), che sorgeranno in molti casi a ridosso di siti dal grande valore storico e naturalistico (sito archeologico del Lavagnone, Lago del Frassino, ecc.).
– 2 milioni e 245 mila metri quadrati di suolo agricolo consumati. Tra questi andranno persi per sempre circa 300 ettari (sui 1300 complessivi, circa il 20%) di vigneti del Lugana, con un danno economico stimato attorno a 14 milioni di euro annui.
– Un tunnel di 7 km sotto la cittadina di Lonato che creerà grossi scompensi idrici a questo territorio, interrompendo come una diga il flusso della falda acquifera dalle colline a nord del paese verso la pianura posta a sud (con il rischio che si prosciughino i pozzi per uso agricolo posti a sud della galleria e il conseguente innalzamento della falda a nord)
– Nuove cave per rifornire di ghiaia e sabbia l’opera e (quindi) nuove discariche in cui smaltire le rocce di smarino. Il TAV, uscendo da Brescia, attraverserà la famigerata “necropoli delle discariche”, cioè quella fascia di territorio che dai quartieri di S. Polo e Buffalora arriva a Montichiari, passando per Castenedolo, Mazzano e Calcinato, dove si registra una delle più alte concentrazioni di cave e discariche d’Europa, molte delle quali in attesa da anni di bonifiche mai arrivate.
– Il consorzio Cepav 2, a cui è stata affidata (senza gara d’appalto) la realizzazione dell’opera, è coinvolto, attraverso le ditte che ne fanno parte, in tutti i maggiori scandali recenti riguardanti le grandi opere (Maltauro s.p.a per Expo, Condotte d’acqua s.p.a. per il Mose, ecc.).
– Intanto il trasporto pubblico locale langue in uno stato comatoso dopo continui tagli di corse lungo l’attuale tratta Brescia-Verona, non ultimo il taglio degli 8 treni interregionali veloci Milano-Venezia, utilizzati quotidianamente da oltre 10000 persone.
Tutto questo mentre nessuno riesce ancora a comprendere quali vantaggi porterà quest’infrastruttura, rimasta ferma ad un progetto di oltre 20 anni fa.
Questi potrebbero essere alcuni dei motivi per dire NO alla realizzazione di questa ennesima grande opera inutile. Ma il passaggio del TAV significherà anche la perdita definitiva e inaccettabile di una parte consistente del patrimonio storico-culturale e ambientale del territorio gardesano, già compromesso da anni di gestione dissennata, risorsa inestimabile per riprogettare il territorio in chiave sostenibile e da lasciare a disposizione a tutte le generazioni che verranno.
Per questo motivo vogliamo dar vita ad una passeggiata in uno dei luoghi simbolo del nostro territorio. Per ricordarci e ricordare a chi ci governa che la nostra terra non è in vendita.
FERMARLO E’ POSSIBILE, FERMARLO TOCCA A NOI!
Domenica 5 ottobre 2014 ore 14:00 – Piazza Concordia – Passeggiata popolare No Tav
NON DELEGARE, PARTECIPA!
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