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Mafia Capitale: confermato il carcere per sei indagati

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha disposto il regime di 41 bis per Massimo Carminati, personaggio considerato al vertice di “Mafia Capitale”. A chiedere al ministero della Giustizia l’applicazione del carcere duro per l’ex esponente dei Nar era stata la Procura di Roma che sta coordinando le indagini. Carminati è detenuto nel carcere di Tolmezzo in provincia di Udine dove è stato trasferito nei giorni scorsi per motivi di sicurezza.

Confermato il carcere e l’aggravante dell’associazione mafiosa per 6 indagati nell’ambito dell’inchiesta su Mafia capitale. Tra gli altri Franco Panzironi ex ad Ama, e Luca Odevaine, già responsabile della polizia provinciale. Conferma dei domiciliari per Rossana Calistri, scarcerato Franco Cancelli, capo della cooperativa Edera. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Roma.

Il riesame ha stabilito inoltre la sostituzione del carcere con i domiciliari per altri tre. In carcere, con Panzironi ed Odevaine, restano anche gli imprenditori Cristiano Guarnera e Giuseppe Ietto, Nadia Cerrito, segretaria di Salvatore Buzzi, e Claudio Turella, funzionario comunale.
Il collegio presieduto da Bruno Azzolini ha annullato l’accusa di partecipazione ad associazione di stampo mafioso per Fabio Gaudenzi, il quale ha ottenuto i domiciliari essendo indagato di trasferimento di capitali.
Scarcerati, per essere posti ai domiciliari, anche Pierina Chiaravalle e Sandro Coltellacci, collaboratori di Buzzi accusati di corruzione aggravata.

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