Ross@Pisa si unisce al coro di denunce in merito ai fatti accorsi nella giornata di ieri all’interno degli spazi universitari della città di Pisa. Riteniamo che quanto avvenuto sia di una gravità inaudita: una risposta repressiva con tanto di pistola alla mano puntata contro gli studenti per celare speculazioni e dirette responsabilità politiche dell’ateneo. Tutto ciò è intollerabile e va ad aggiungersi ad un inasprimento delle azioni persecutorie condotte dalle forze dell’ordine che in questi giorni, simultaneamente in tutta Italia, stanno perpetrando nei confronti di studenti, attivisti e semplici cittadini. Quanto successo a Pisa ha la stessa matrice di Milano, Roma e Bologna: abbiamo visto polizia e carabinieri in assetto da guerra scagliarsi contro famiglie, bambini ed anziani dietro il pretesto del rispetto della legalità; stiamo assistendo qui a Pisa ad una progressiva e sempre più insopportabile militarizzazione dei nostri spazi pubblici che fino a non molto tempo fa erano luoghi di democrazia, di esperienze sociali e di lotte contro le peggiori ingiustizie. Il nostro territorio sta diventando un vero e proprio laboratorio di educazione ed accettazione all’uso delle armi di cui la pistola puntata contro gli studenti ne è solo una delle prime conseguenze.
Come è stato già detto a proposito dello sgombero dell’ex-Telecom a Bologna, “l’unica soluzione è ribellarsi contro questa legalità che impone l’ingiustizia e educa alla ferocia”.
Non possiamo abituarci a tutto ciò, non vogliamo.
Anche Ross@Pisa chiede ragione del sistema CORROTTO E MAFIOSO difeso ARMI ALLA MANO dall’università di Pisa e dall’amministrazione della stessa città, chiede le dimissioni del rettore Augello, del direttore dell’economato Massantini e del capo della Digos Rainone.
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