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Un film sulla macelleria messicana al G 8 di Genova nel 2001

Prenderanno il via a giugno le riprese del film “Diaz. Non pulire questo sangue”, una pellicola che sarà prodotta dalla Fandango e sarà basata su quanto accade durante il G8 di Genova dieci anni fa. A dare la notizia è stato Domenico Procacci in occasione del Festival di Cannes, annunciando che protagonista della pellicola sarà l’attore Elio Germano.

La terribile notte tra il 21 e 22 luglio 2001 alla Diaz, ormai entrata nella storia dei più brutali episodi di repressione e vendetta da parte dello Stato contro dei manifestanti, verrà raccontata sul grande schermo. Il cast, che nel film racconterà l’assalto alla Diaz, la notte di repressione con la “macelleria messicana” come la defini’ il vicequestore Fournier al processo sui fatti del G8 di Genova, sarà internazionale.Oltre a Elio Germano, ci saranno Claudio Santamaria, Pippo Del Bono, l’attrice tedesca tedesca Jennifer Ulrich e l’attrice romena Monica Barladeanu.

Alla regia del film figura il nome di Daniele Vicari. Le riprese prenderanno il via a Genova il mese prossimo con un budget di circa 10 milioni di dollari targati Fandango-Mandragora-Le Pacte. Sarà una produzione italo-franco-romena che prima di poter vedere la luce dovrà affrontare polemiche e ostracismi prevedibili riguardanti la sceneggiatura e non solo. ‘Un primo problema è stato già sollevato da Heidi Giuliani ed Enrica Bartesaghi del Comitato per la Verità e la Giustizia sui fatti Genova. ‘Domenico Procacci, fondatore della Fandango – affermano gli esponenti del Comitato – ha informato di avere inviato al capo della polizia una copia della sceneggiatura e di essere in attesa di incontrarlo. Ne siamo sorpresi e preoccupati, perche’ Procacci non ha fatto altrettanto con noi, nonostante contatti e sollecitazioni. Eppure siamo stati coinvolti personalmente, o con i Comitati che rappresentiamo, nella vicenda Diaz e in tutte le inchieste e i processi seguiti al G8 di Genova del 2001”. ”Fandango e’ naturalmente libera di agire come crede -conclude il Comitato- ma siamo sconcertati dalla sua scelta di mostrare preventivamente la sceneggiatura al capo della polizia e non a chi fu vittima delle violenze degli agenti quella notte”.

A difendere la pellicola dalla scia di critiche è stato Domenico Procacci in persona che, durante il Festival di Cannes, ha dichiarato: E’ un film da cui tutti vogliono restare lontani, sia gli investitori cinematografici sia le banche. Ma io sono andato avanti lo stesso.”

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