Tre militari della Nato sono morti oggi in diversi incidenti portando a cinque il bilancio delle vittime delle ultime 24 ore. Lo riferisce la stessa Nato a Kabul. In successivi comunicati odierni l’Isaf ha precisato che due soldati sono morti nel sud ed uno nell’est dell’Afghanistan. Ieri, un militare era stato ucciso da un agente dei servizi afghani nel Panjshir, e ieri sera un quinto soldato ha perso la vita in una provincia orientale durante un attacco degli insorti. Secondo stime non ufficiali i militari stranieri morti in Afghanistan sono 297 dall’inizio dell’anno e già 16 dal primo luglio. Notizie queste in evidente contrasto con le dichiarazioni del Segretario alla Difesa statunitense. Per il nuovo capo del Pentagono, Leon Panetta, con l’uccisione di Bin Laden, la vittoria su Al Qaida è ormai «a portata di mano». Basta catturare o uccidere le dieci-venti figure chiave che comandano l’organizzazione terroristica in Pakistan, Yemen e Somalia, e si otterrà la definitiva «sconfitta strategica» di Al Qaida. In questi termini si è espresso oggi il nuovo ministero della Difesa americano, parlando con i giornalisti sull’aereo militare che lo portava – a sorpresa – a Kabul, in Afghanistan, nella sua prima uscita all’estero da quando il primo luglio scorso ha assunto il nuovo incarico.
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